Manca personale negli aeroporti e così Easyjet è costretta ad attuare una riduzione dei voli per tutta l’estate.
La compagnia low cost imputa la decisione drastica ai “ritardi nel controllo del traffico aereo e la carenza di personale nell’assistenza a terra e negli aeroporti, con conseguente aumento dei tempi di consegna degli aeromobili e delle partenze ritardate e con effetti a catena sulla cancellazione dei voli”. Easyjet ha fatto comunque sapere che sta “adottando, negli aeroporti interessati, azioni preventive per aumentare la resilienza in estate”.

Secondo le stime di massima, la compagnia dovrebbe passare dai 160 mila voli operati nel 2019 a circa 149 mila nell’estate 2022.

«Mentre nelle ultime settimane l’azione che abbiamo intrapreso per rafforzare ulteriormente la resilienza ci ha visto continuare a operare fino a 1700 voli e trasportare fino a un quarto di milione di clienti al giorno, il difficile ambiente operativo in corso ha purtroppo continuato ad avere un impatto che ha comportato cancellazioni» ha aggiunto il Ceo Johan Lundgren.

Di certo c’è anche qualche problema sulla domanda, anche se il quadro è migliore rispetto alle disastrose estati 2020 e 2021. La compagnia dice che in questo trimestre la vendita dei posti è arrivata all’86%, con i rendimenti dei biglietti in aumento del 2%. Mentre si è già al 48% nel quarto trimestre.