Gli agenti controllano il figlio, la mamma li investe fuori da scuola a Busto Arsizio
L'intemeperanza della donna, spalleggiata dal marito, è scaturita da un controllo nei confronti del figlio tredicenne pizzicato a sparare petardi e con alcolici nello zaino durante i festeggiamenti per la fine dell'anno scolastico
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La festa di fine anno davanti ad una scuola media di Busto Arsizio stava per finire in tragedia a causa di una mamma un po’ troppo agitata che ha investito due agenti di Polizia Locale sul marciapiede. Il fatto è avvenuto mercoledì 9 giugno, in via Dante Alighieri poco dopo le 15 e due “ghisa” sono finiti in ospedale con ferite fortunatamente non gravi.
Tutto è successo in pochi minuti quando alcuni agenti della Locale sono intervenuti davanti all’istituto perchè alcuni studenti stavano scoppiando petardi, imitando probabilmente i ragazzi delle superiori che ieri non hanno risparmiato festeggiamenti piuttosto animati davanti agli istituti della città. Dal controllo degli zaini è spuntata fuori anche una bottiglia di sambuca, liquore ad alta gradazione alcolica che, non si sa come, i tredicenni avevano recuperato e portato a scuola.
Proprio in quel momento sono arrivati i genitori dei ragazzi insieme alla nonna che, quando hanno visto la scena, hanno iniziato ad inveire contro gli uomini in divisa invitandoli ad occuparsi di cose più serie e chiedendo, con epiteti poco gradevoli, di lasciare stare loro figlio. A quel punto gli agenti hanno chiesto ai due genitori di attendere la fine del controllo e di favorire a loro volta i documenti ma la risposta della coppia è stata quella di salire in auto con il figlio e tentare la fuga.
In quel frangente stava sopraggiungendo un’altra pattuglia della Locale giunta a supporto proprio per calmare gli spiriti bollenti della famiglia quando la donna alla guida, con una manovra azzardata, ha sterzato verso il marciapiede andando ad investire i due agenti che erano in quel punto. Infine è scattato l’arresto per la signora e il processo per direttissima che si è svolto questa mattina in Tribunale a Busto Arsizio.
Davanti al giudice la donna si è assunta completamente la responsabilità dell’accaduto, ammettendo pacificamente i fatti e chiedendo scusa ai vigili presenti in aula con fasciature e collari. Per lei, incensurata, l’avvocato ha patteggiato con il magistrato di turno Nadia Calcaterra una pena di 9 mesi con la condizionale. Una vicenda grottesca che poteva avere conseguenze ancor più gravi, dettata da una mancanza di rispetto evidente nei confronti della Polizia Locale, spesso al centro di denigrazioni da parte di cittadini poco civili.
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