In Regione via libera al Masterplan con l’espansione di Milano Malpensa
Ufficializzato il punto d'incontro tra sindaci, Sea e Palazzo Lombardia, con l'introduzione anche della cosiddetta supercompensazione. Fontana: "Mediazione tra sviluppo e sostenibilità"
L’accordo era ormai annunciato e oggi è stato formalizzato: dopo mesi di discussione, in Regione Lombardia arriva il Sì al masterplan Malpensa 2035, con la previsione di ampliamento dell’aeroporto.
Non c’è il Parco del Ticino (ritiratosi dal tavolo tre settimane fa) e così l’accordo alla fine è tra Regione, Sea, Enac e sindaci dei nove Comuni del Varesotto più direttamente interessati dall’aeroporto.
«Abbiamo scelto di decidere» sintetizza Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione e presidente di turno del Cuv, l’unione dei nove Comuni intorno a Malpensa. Cassani era al tavolo con il presidente della Lombardia Attilio Fontana, gli assessori Raffaele Cattaneo e Claudia Maria Terzi, il vicepresidente della Provincia Alberto Barcaro, l’ad di Sea Brunini.
La supercompensazione
Alla fine l’accordo è stato trovato anche grazie all’idea della “supercompensazione”, il ritorno al territorio di due aree oggi dentro alle reti aeroportuali, in cambio del via libera all’espansione sui 44 ettari di brughiera del Gaggio dove nascerà la nuova Cargo City (era questo il punto più criticato del piano di sviluppo al 2035, che comprende anche molti altri interventi dentro al sedime aeroportuale).
Le due aree boscate A e B sono quelle che verrebbero restituite al territorio, mentre al centro c’è l’area che verrà usata per la nuova cargo city. L’elaborazione grafica è di VareseNews-MalpensaNews, non riferita a cartografia ufficiale che è stata poi inserita nell’accordoSpuntata solo poche settimane fa, l’idea della cosiddetta supercompensazione era stata ulteriormente criticata dalle voci ambientaliste (tra cui Wwf, Fai-Fondo Ambiente Italiano). Ed era stata giudicata inaccettabile anche dal Parco del Ticino, che ha appunto lasciato allora il tavolo di confronto.
L’area di brughiera del Gaggio, verso cui si espanderà lo scalo“La firma dell’accordo è un punto di partenza”
I sindaci invece sono arrivati man mano a convergere sulla proposta avanzata. «La politica è chiamata a fare il punto e trovare mediazioni: si è fatto un lavoro di squadra da parte di tutti i sindaci del Cuv, con unità d’intenti, al di là di diverse sensibilità e appartenenze politiche» rivendica Dimitri Cassani. «Abbiamo raggiunto un accordo che è un buon punto di caduta»
«Il testo ha inserito quella che viene definita “supercompensazione”. Ci sono poi impegni precisi per tutte le parti, questo per noi è un punto di partenza: attendiamo che diventino realtà concreta» continua Cassani. Per i sindaci del territorio è stata una sfida difficile, contestata ancora anche in queste ultime ore. Forse per questo hanno deciso di posticipare l’analisi precisa del documento: «Spiegheremo con un comunicato stampa in modo dettagliato».
Il complesso di interventi inizialmente previsti dal Masterplan 2035. L’espansione dello scalo oltre gli attuali confini è prevista a Sud«Un accordo equilibrato che tiene insieme sviluppo e sostenibilità» secondo il presidente di Regione Attilio Fontana. «Le ragioni del territorio sono state negoziate insieme alla necessità di far crescere l’aeroporto. Da un’espansione di 90 ettari si chiude con una espansione di 44» aggiunge Raffaele Cattaneo, assessore all’ambiente, che ricorda come pilastri dell’accordo l’impegno per opere di mitigazione ambientale, le centraline di monitoraggio, nuove infrastrutture stradali per il territorio, la “supercompensazione”, un tavolo di monitoraggio del rispetto degli accordi.
La Lega: “Trovata mediazione che soddisfa tutti, sconfitte le opposizioni pseudoambientaliste”
Netta la lettura proposta dalla Lega, che fin dall’inizio aveva sostenuto con forza il Sì al Masterplan: «A Malpensa il buonsenso ha sconfitto l’ideologia. Finalmente. Dopo anni di inutili opposizioni pseudoambientaliste dei soliti “partiti del No” e di ipocriti ostruzionismi di chi con i fatti, al governo del Comune di Milano, incassava i ricchi dividendi Sea, e con le parole, quelle del Pd sui territori, sosteneva le battaglie contro l’espansione del sedime aeroportuale, arriva la storica firma del protocollo per il Masterplan di Malpensa, sulla base dell’accordo tra Sea e i sindaci del Cuv, il consorzio urbanistico volontario dei Comuni del sedime aeroportuale» dicono l’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri e il parlamentare varesotto Matteo Bianchi.
«Un passo in avanti decisivo per lo sviluppo sostenibile dello scalo» dicono i rappresentanti della Lega, che rivendica che «grazie alla saggia e lungimirante supervisione del presidente Attilio Fontana» si è arrivati a «superare contrapposizioni annose», arrivare a «una mediazione che soddisfa tutti», con «un compromesso non facile, per certi versi sofferto, che rappresenta una vittoria della buona politica, quella che parla con la stessa voce su tutti i tavoli e che non rinuncia al confronto e alla mediazione per raggiungere obiettivi condivisi in nome del bene comune».
Bellaria: “La Lega rispetti chi ha lavorato per una mediazione”
L’uscita della Lega non piace a Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo, uno dei Comuni più esposti ai disagi di Malpensa. «Mi spiace che si sporchi il lavoro fatto da altri. Tutti i soggetti al tavolo hanno fatto del loro meglio per trovare una sintesi condivisa. Chiedo agli onorevoli della Lega di rispettare il lavoro fatto da altri: se tengono davvero allo sviluppo sostenibile dell’aeroporto lascino operare tutti gli attori in clima più sereno. I sindaci del territorio hanno lavorato gomito a gomito, pur nella differenza di partito e sensibilità. Invitiamo anche i parlamentari a fare lo stesso».
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