Taxi a Milano Malpensa, scattano i primi venti Daspo per tenere lontani gli abusivi
Il fenomeno dei guidatori fuori dalle regole è presente da anni., con forme che cambiano. Mercoledì in Prefettura a Varese si è fatto il punto sui nuovi strumenti, vale a dire il provvedimento amministrativo Daspo
All’aeroporto di Milano Malpensa scattano i primi “Daspo” contro i taxisti abusivi: una ventina di provvedimenti dell’autorità di pubblica sicurezza per tenere lontano chi non ha le carte in regola per il trasporto di persone.
Il tema degli abusivi è aperto da anni, si potrebbe dire da sempre: autisti non autorizzati che approcciano i clienti fin dentro agli edifici del Terminal, in concorrenza sleale con gli operatori autorizzati (specie di questi tempi, con traffico aereo ridotto post-Covid).
Il punto sul contrasto agli abusivi è stato fatto mercoledì 15 giugno in Prefettura a Varese, la struttura di coordinamento per lo scalo (che si trova appunto in provincia di Varese). Erano presenti il Prefetto Salvatore Pasquariello, l’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato, i sindaci e i comandanti delle Polizie Locali di alcuni Comuni della zona interessati alla problematica (in primis: Ferno, nel cui territorio ricade il Terminal 1), i rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il direttore aeroportuale ENAC di Malpensa e i vertici della società SEA.
Altra forma di abusivisimo riguarda i “noleggi con conducente”, che sottostanno ad altra normativa: da un lato i taxisti hanno spesso lamentato la concorrenza degli NCC regolari, ma che operano fuori dalle regole, dall’altro gli stessi NCC lamentano la presenza di abusivi totalmente senza regole, che sottraggono lavoro regolare. In particolare in questo caso è emerso il tema della presenza di guidatori stranieri che operano mediante app (soprattutto cinesi) e che spesso si fanno scudo delle difficoltà linguistiche: spacciano per familiari i clienti, nell’impossibilità per le forze dell’ordine di procedere a controlli più serrati per la barriera linguistica.
Durante l’incontro è emersa anche la difficoltà del Comune di Ferno a presidiare da solo, con il proprio personale, il territorio di Malpensa, principalmente per i turni nei giorni festivi. Fino allo scorso anno esisteva una Unione con Lonate, ma è stata sciolta e ora Ferno deve fare da sola. In linea di massima si inizia a ragionare sul possibile coinvolgimento degli altri Comuni del territorio per la copertura del servizio.
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