Siccità, torna alta l’acqua nel Villoresi e si riduce la portata del Naviglio Grande
In assenza di precipitazioni la ripartizione dell'acqua resta attentissima: ecco le nuove manovre previste dal Consorzio Villoresi
L’acqua torna abbondante nel canale Villoresi: il tavolo con le associazioni di categoria degli agricoltori, convocato dal presidente del consorzio Villoresi Alessandro Folli il 30 giugno pomeriggio, ha deciso di ridare al Villoresi una portata di 48 metri cubi al secondo, con una turnazione su cinque giorni, vale a dire da martedì 5 a sabato 9 luglio.
Dal momento però che la portata d’acqua dal Ticino e dal Lago Maggiore è ancora limitata, l’aumento sul Villoresi (foto: venerdì 30 mattina) è accompagnato inevitabilmente da una riduzione della portata nel Naviglio Grande: in questi giorni è stato ridotto a 12 mc/s, con la prospettiva poi di riportarla a 55 mc/s da domenica 10 luglio.
Di fatto una “inversione” rispetto appunto alle ultime due settimane, in cui il Naviglio era stato tenuto “alto” per alimentare tutte le derivazioni (rogge e canali d’irrigazione laterali), mentre il Villoresi era a livello minimo, con lo spegnimento anche delle piccole centrali elettriche sul canale nella zona di Monza.
Dall’altra parte di Milano invece il Naviglio Martesana, già passato da 26 mc/s a 10 mc/s lo scorso 22 giugno, non subirà al momento variazioni in attesa di un aggiornamento della situazione, come confermato dalla Giunta tecnica del Consorzio dell’Adda riunitasi venerdì 1 luglio mattina.
La crisi idrica in atto resta gravissima e il sistema deve guardare anche lontano: il cuneo salino del Po (il punto in cui risalgono all’interno le acque del mare) avanza e l’Autorità di bacino del Po, l’Aipo, ha chiesto che l’utenza irrigua sia ridotta del 20% e che sia rilasciata una maggior portata agli affluenti del grande fiume.
Alessandro Folli, in qualità di Presidente di ANBI Lombardia (l’associazione dei consorzi di bonifica), ha però ribadito con forza la necessità di mantenere integre le portate erogate all’agricoltura già in grave difficoltà per salvare i raccolti che ancora hanno qualche speranza di arrivare a completa maturazione. La Regione ha accolto la richiesta e ha ringraziato i Consorzi di bonifica per il difficile compito che sono chiamati ad assolvere nella gestione dell’acqua irrigua in una situazione mai così critica da almeno 70 anni.
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