In quattro giorni da Malpensa passano 326mila persone
Dal 5 all'8 agosto il periodo di picco delle partenze estive degli italiani (e in parte dell'arrivo dei turisti). Il Sud e le Isole la fanno da padrone, riprende anche il Nord-America. Recuperato il 90% del traffico pre-pandemia
Sono i giorni da “bollino nero” sulle autostrade, ma sono anche i giorni di massimo movimento negli aeroporti: in quattro giorni gli scali di Milano passeranno oltre 400mila passeggeri, di cui 3/4 da Malpensa.
Complessivamente il sistema aeroportuale milanese gestito da Sea – vale a dire Malpensa e Linate – ha recuperato il 90% del traffico rispetto al periodo pre-pandemia e dopo due estati dimezzate dal Covid e dalle restrizioni diffuse (che hanno pesato in particolare sul lungo raggio.
Entrando più nello specifico dei dati: dal 5 all’8 agosto tra viaggiatori in partenza e in arrivo si stimano 425.000 persone, suddivise tra 326.300 a Malpensa e 98.700 a Linate.
Le destinazioni dei voli? Sardegna, Sicilia e Salento. Ma tornano anche gli Usa
Le destinazioni per chi parte? La fanno da padrona le isole e il Sud Italia, poi c’è un po’ di Dalmazia in Croazia, il Portogallo, meno la Spagna quest’anno falcidiata anche da una raffica di scioperi. Sul lungo raggio si registra il recupero del Nord America, su cui Malpensa ha una buona offerta diretta a New York (sette compagnie per ogni genere di viaggiatore).
Il mercato nordamericano sta riprendendo con forza, non a caso sono ricomparsi o sono previsti voli che non si vedevano da tempo, tra cui Montreal e Toronto, Chicago e Atlanta.
Il picco di agosto segue un luglio particolarmente positivo, legato alla tendenza a diversificare i periodi di ferie emersa dopo la fase più problematica del Covid: il mese scorso i due aeroporti milanesi insieme hanno registrato oltre 3 milioni di passeggeri, con un peso più marcato di Malpensa (2,3 milioni, contro i 770 mila a Linate). Altri 1,32 milioni sono passati da Bergamo, che ha quasi recuperato interamente il traffico che aveva nel 2019.
Un buon luglio, nonostante il caos nei cieli d’Europa
Le performance di luglio rivelano un recupero dell’industria dell’aviazione su Milano, tanto più che lo scorso mese è stato ancora complicato per disservizi e scioperi a livello europeo, sia lato compagnie (soprattutto sulle low cost) sia lato scali (“nodi” più problematici Heathrow e gli hub KLM-Air France, ma anche gli aeroporti turistici spagnoli).
In Italia e Lombardia i disagi sono stati soprattutto legati all’interconnessione globale, anche se non sono mancati scioperi anche qui (a partire da quello delle low cost coordinato a livello europeo) con qualche attrito in più su Orio al Serio.
Il periodo di picco dei rientri sarà concentrato poi a ridosso dell’ultimo weekend del mese.
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