L’assessore lombardo ai trasporti: “Non c’è alternativa a Trenord”
Claudia Maria Terzi replica a stretto giro alle ciritiche di Pd e Azione sull'affidamento diretto. "Impossibile cambiare, a meno che non vogliano consegnare agli stranieri il nostro servizio"
«Non è la prima volta che spiego ai consiglieri dell’opposizione in particolare Niccolò Carretta e Pietro Bussolati, anche al di fuori delle sedi ufficiali, perché si è scelta la via del rinnovo con Trenord ma entrambi ripetono il mantra della gara come un disco rotto, senza idee che vadano oltre gli slogan». Con queste parole Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile, risponde alle critiche dei due consiglieri in merito all’affidamento diretto del servizio ferroviario regionale a Trenord per altri dieci anni.
«Ricordo – aggiunge l’assessore – che l’altro e unico importante player italiano, ovvero Trenitalia, non potrebbe partecipare alla gara in quanto socio al 50% di Trenord. Le stesse Regioni a guida centrosinistra, come la Toscana, hanno scelto l’affidamento diretto a Trenitalia proprio per evitare, in assenza di competitori, inutili lungaggini burocratiche. E l’esempio tanto decantato dai due consiglieri dell’Emilia-Romagna ha visto come unico partecipante alla gara Trenitalia».
Per l’assessore, quindi, «i dubbi sollevati mi sembrano destinati a cadere nel vuoto, salvo che Carretta voglia consegnare il servizio ferroviario regionale in mano a compagnie straniere. Ma pensare a un servizio gestito da società che hanno sedi a Parigi o Berlino va contro l’impegno di Regione di mantenere in Lombardia il servizio di trasporto ferroviario». Eppure è proprio così che funziona in giro per l’Europa (Francia esclusa): la stessa Trenitalia gestisce servizi in altre nazioni europee.
Comunque: per l’assessore regionale «non è solo una questione tecnica, è anche una scelta politica », per salvaguardare ancora per altri dieci anni «un servizio che in termini quantitativi non ha paragoni con il resto d’Italia: poco meno di 700 mila passeggeri e oltre 2.170 mila treni al giorno».
In merito alle accuse di una scarsa governance e di investimenti per il materiale rotabile, l’assessore puntualizza: «C’è chi parla e chi fa. Il centro sinistra è più impegnato a capire come regalare le nostre società all’estero, mentre noi abbiamo messo in campo risorse concrete per il rinnovo della flotta e abbiamo investito 2 miliardi di euro per l’acquisto di 222 nuovi treni che andranno a sostituire da qui al 2025 le vecchie carrozze lasciate in eredità nel 2011 da Trenitalia al servizio regionale. Il vero problema in Lombardia – evidenzia Terzi – è semmai un’infrastruttura Rfi non adeguata al servizio e con oltre il 50% a binario unico».
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