Dall’Iran a Napoli: riparte il cineforum autunnale all’Incontro di Besnate
Al via il cineforum del lunedì al cinema Incontro di Besnate. Blumetti: "Vogliamo far uscire le persone da casa e recuperare la socialità del cinema"
Un mese al cinema Incontro di Besnate per il consueto appuntamento con il cineforum autunnale: lunedì 7 novembre riparte la rassegna organizzata dall’Incontro in collaborazione con l’amministrazione comunale, Acec di Milano e la Pro Loco besnatese.
Tutte i film iniziano alle 21. Si alterneranno all’introduzione del film (alle 20.45) l’assessore alla Cultura di Besnate, Giuseppe Blumetti, il professor Marco Parravicini e Alberto Pellai (medico, ricercatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e psicoterapeuta dell’età evolutiva).
Non c’è un filo conduttore tematico alla base della scelta delle pellicole, come spiega Blumetti: «Diciamo che sono stati assemblati film di nuova uscita, qualitativamente buoni, senza essere da cinefili puri. Il pretesto è fare uscire le persone dalle case dove vige il monopolio delle piattaforme e recuperare la socialità del cinema, oltre che la sua filologicamente corretta visione su grande schermo foriera di meraviglie che solo lui può innescare».
LA PROGRAMMAZIONE
Si parte, dunque, lunedì 7 novembre con Nostalgia di Mario Martone: protagonista è Pierfrancesco Favino nei panni di Felice che, dopo quarant’anni di assenza, fa ritorno alla sua terra d’origine. L’uomo, tornato per sua madre, resterà qui dove è nato più a lungo di quanto aveva previsto, mentre riscopre i luoghi, i codici del quartiere e fa i conti con un passato che lo divora.
Il secondo appuntamento sarà mercoledì 16 novembre con Un altro mondo di Stéphane Brizé: Philippe Lemesle (Vincent Lindon) dirige nella provincia francese un’azienda di elettrodomestici appartenente a un gruppo internazionale. Per far fronte alla concorrenza, all’ennesima crisi e alle esigenze dei suoi superiori, che vorrebbero sul tavolo un piano di licenziamento impossibile da attuare, manda a rotoli la sua vita. La moglie Anne (Sandrine Kiberlain), trascurata, vuole il divorzio, il figlio, ossessivo compulsivo, ha bisogno di cure psichiatriche. Tirato da ogni parte, Philippe non sa più come soddisfare gli affetti e assolvere i doveri. Tra incudine e martello, dovrà decidere se eseguire il piano di mobilità o trovare una maniera di aggirare l’obbligo. Dovrà decidere se adeguarsi o fare la differenza.
I figli degli altri, pellicola di Rebecca Zlotowski, è in programma per lunedì 21 novembre: racconta la storia di Rachel (interpretata da Virginie Efira), una donna di 40 anni, senza figli e innamorata della sua vita, condita dai suoi studenti, dai suoi amici e dalle lezioni di chitarra. Quando conosce Ali, si innamora di lui, ma l’uomo ha una figlia di 4 anni, Leila.
Sin da subito Rachel stringe un forte legame con la bambina e si prendere cura di lei come farebbe una vera madre. È così che ben presto il desiderio di avere una famiglia tutta sua cresce sempre di più in lei, ma il tempo non perdona.
Martedì 29 novembre verrà proiettato Ti mangio il cuore, di Pippo Mezzapesa, incentrato sulla Quarta Mafia, l’organizzazione meno conosciuta tra quelle criminali in Italia. Nonostante la poca notorietà, è tanto pericolosa quanto le altre ed è radicata nella parte alta della Puglia, quella comandata dalle famiglie malavitose della Società foggiana e i Montanari del Promontorio.
Tra gli altopiani del Gargano vi sono due famiglie, i Malatesta e i Camporeale, che si contengono il territorio e sono rivali da moltissimo tempo, tanto da essersi già sfidati in passato in contese che hanno portato solo sangue e morte. La faida tra i due clan viene riaccesa quando Andrea Malatesta, erede della casata mafiosa, e Marilena, moglie del boss dei Camporeale, si innamorano. Si tratta di un amore impossibile da realizzare, non solo perché lei è sposata, ma soprattutto perché proibito. Ed è proprio questo amore tormentato e passionale a innescare la miccia che porterà allo scontro e in seguito a una guerra tra le famiglie.
Chiude la rassegna il film di Jafar Panahi, Gli orsi non esistono, in programma per lunedì 5 dicembre, presentato a Venezia 2022: la pellicola racconta di due storie d’amore parallele, nelle quali gli amanti si ritrovano a fronteggiare la forza della superstizione, le meccaniche di potere e altri ostacoli nascosti e inevitabili per far trionfare il loro amore.
Panahi è stato arrestato lo scorso 11 luglio mentre si trovava all’ufficio del pubblico ministero, insieme ad avvocati e colleghi, per chiedere informazioni sul benessere e sul luogo in cui si trovavano i colleghi registi iraniani Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad, che erano stati detenuti tre giorni prima. Panahi e Rasoulof erano stati precedentemente arrestati nel 2010 per “propaganda contro il sistema”, criticando il governo nei loro film e durante le proteste. Panahi è stato condannato a sei anni di reclusione, di cui aveva già scontato due mesi in libertà condizionale.
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