Ferrovia Rho-Gallarate e raccordo Y, il Ministero approva la Valutazione Ambientale
Critico il Comune di Vanzago che da sempre si oppone all'opera e che non ha visto accolte diverse richieste avanzate a tutela del territorio comunale
È stato pubblicato sul sito del Ministero della Transizione Ecologica il parere favorevole sulla VIA (Valutazione Impatto Ambientale) in merito all’opera ferroviaria Rho-Gallarate, tratta Rho-Parabiago e Raccordo Y, per le parti modificate dal 2014 ad oggi.
Critico il Comune di Vanzago che da sempre si oppone all’opera e che non ha visto accolte diverse richieste avanzate a tutela del territorio comunale. Il paese del Rhodense sarà infatti fortemente penalizzato dall’intervento.
«Il documento – commenta il sindaco di Vanzago Guido Sangiovanni – è composto di 139 pagine che dimostrano l’elevata attenzione e cura profusa dalla Commissione Nazionale per la VIA nell’analizzare un progetto così complesso. La Commissione ha accolto la nostra richiesta di effettuare un sopralluogo sul territorio: tale sopralluogo della Commissione si è tenuto il 28 luglio 2021 ma senza la partecipazione del Comune di Vanzago. Il parere espresso non sostituisce ma integra quello del 2014. Benché diverse nostre richieste state tenute in debito conto ed inserite nel parere, purtroppo ci sono diverse lacune non inserite all’interno della Via che non ci lasciano soddisfatti».
Di seguito l’elenco delle lacune evidenziate dal Comune di Vanzago non inserite nelle prescrizioni della Valutazione di Impatto Ambientale
#1 – Prescrizioni precedenti
Tutte le prescrizioni del parere precedenti sono sempre valide. RFI/Italferr devono produrre una tabella sinottica con tutte le prescrizioni prima della fase di progettazione esecutiva che verranno verificate dal MITE – CTVA e dall’Osservatorio.
#2 – Osservatorio Ambientale
Prima dell’approvazione del progetto esecutivo, è necessario istituire un Osservatorio Ambientale secondo la richiesta dei Comuni di Vanzago e Castellanza, e successivamente del WWF.
#3 – Secondario del Canale Villoresi
La CTVA prescrive che si realizzi la deviazione del Secondario del Canale Villoresi con progetto definitivo ed esecutivo realizzato dal Consorzio Villoresi e carico di RFI/Italferr. Il MITE e l’Osservatorio Ambientale sorveglieranno su questo progetto e sulla sua realizzazione. Nel caso in cui il Consorzio Villoresi non sarà adempiente, RFI/Italferr dovranno provvedere comunque a realizzare questo nuovo canale.
#4 – Corridoio ecologico
La Commissione ha prescritto di realizzare un varco ecologico in corrispondenza del varco perimetrato 8 presente all’altezza dell’Isola Maddalena tra Vanzago e Pregnana come richiesto dal Comune di Vanzago e come già prescritto in passato da Regione e da altri enti. Inoltre si segnala l’importante riconoscimento da parte della Commissione della funzionalità di questo varco
con la prescrizione specifica di trovare una diversa localizzazione dell’area di stoccaggio AS01 attualmente localizzata in via I Maggio a Vanzago. Anche questa richiesta era stata mossa a più riprese dal Comune di Vanzago con l’auspicio che RFI/Italferr vogliano preservare al meglio il nostro territorio.
#5 – Recinzione del WWF
In sede di progettazione definitiva-esecutiva della deviazione del Villoresi si dovrà prevedere di sostituire tutta
la recinzione del sito “Natura 2000” come richiesto dal WWF nel suo parere.
#6 – VINCA
Sul progetto esecutivo andrà presentato l’aggiornamento dello screening della Valutazione di Incidenza (VINCA) per meglio tutelare il SiC Bosco di Vanzago.
#7 – Compensazioni
Alla luce dell’incremento delle superfici naturali e seminaturali trasformate definitivamente o temporaneamente rispetto al 2013, RFI/Italferr dovranno provvedere ad individuare delle opportune compensazioni.
#8 – Rumori e vibrazioni
È stata elaborata una lunga e articolata prescrizione su queste particolari tematiche che tiene conto anche della futura presenza dell’osservatorio, dei piani di monitoraggio, delle fasi di cantiere e della impossibilità delle barriere di garantire i livelli di legge da cui l’esigenza di intervenire con interventi sui recettori. L’auspicio del Comune di Vanzago è che all’interno del lavoro dell’Osservatorio si possa arrivare a ridurre l’altezza delle barriere antirumore che sono altamente impattanti per Vanzago.
#9 – Fase di cantiere
Il Piano di Monitoraggio Ambientale deve essere particolarmente accurato e valutato dal MITE, CTVA e Osservatorio ambientale prima dell’approvazione del progetto esecutivo.
#10 – Monitoraggio ambientale aria
Si prescrive di monitorare in fase ante-operam e di cantiere l’inquinamento da ossidi di azoto e per un periodo congruo.
#11 – Piano Utilizzo Terre
Prima dell’avvio dei lavori, RFI/Italferr dovrà aggiornare il piano per via delle modifiche al progetto intercorse. Vanzago presterà particolare attenzione che non si utilizzino gli impianti di Pregnana per evitare la crescita degli abusi in Vanzago per impossibilità di stoccare ulteriore materiale.
Il Comune di Vanzago auspica pertanto «che RFI/Italferr capiscano che è necessario prestare elevata attenzione al territorio di Vanzago così come già chiesto dal Parlamento e come si evince nel parere della CTVA e che si voglia sedere al tavolo per superare tutte le altre criticità che ancora sono presenti nel progetto».
Il Comune di Castellanza e il suo sindaco Mirella Cerini avevano chiesto che venissero prese in considerazione le prescrizioni già approvate nel 2014 dal Consiglio Comunale: «Per ridurre l’impatto devastante sul territorio era importante che venissero ascoltate le nostre richieste. Sappiamo che il sottopasso, già in parte realizzato e che noi chiedevamo di aprire, verrà demolito e diventerà soltanto un passaggio pedonale e ciclabile. L’attuale passaggio carrabile è inadeguato a causa della larghezza ridotta (che costringe al senso unico alternato, ndr) e si allaga ad ogni pioggia». Cerini sottolinea che in questo modo la stazione Fnm di Castellanza rimarrà ancora più isolata, invece di essere maggiormente collegata alle zone intorno: «Ok l’opera prioritaria, non siamo contrari, ma chi progetta dovrebbe calarsi nella realtà del territorio che va a toccare. Castellanza, da quest’opera, non avrà alcun beneficio e anzi andrà a peggiorare la situazione».
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