Il primo anno dell’amministrazione Cassani 2 a Gallarate
L’amministrazione Cassani (2) a Gallarate compie un anno, dopo l’insediamento a ottobre 2021. Come è andata?
Si è fatto il punto in consiglio comunale, tra rivendicazioni di scelte operative, progetti aperti, ammissione di qualche stop inatteso e – ovviamente – anche osservazioni critiche delle minoranze.
Il sindaco Andrea Cassani – nel fare l’annuale aggiornamento del rispetto delle linee programmatiche – ha esordito con un riferimento a uno dei progetti strategici, il palazzetto dello sport: «Avevamo partecipato a un bando per 4 milioni di euro per il palazzetto: purtroppo quasi tutti i fondi di quel bando sono andati al Meridione».
E dunque? «Dovremo trovare un’altra strada per realizzare il palazzetto». Considerato anche che il Comune ha archiviato l’ipotesi di attivare i “Boc”, i buoni obbligazionari comunali.
Progetti aperti: dalle scuole a via Indipendenza, a viale Milano
Va avanti la progettualità per il nuovo polo scolastico unico Cascinetta-Cajello – finanziato con fondi europei – che comprende anche nuova viabilità e percorso ciclabile tra i due quartiere e la zona delle Azalee (qui il progetto).
Riprende anche il percorso per il nuovo accesso al quartiere di via Indipendenza a Crenna (dopo lo stop del Tar, vedi qui).
Nel 2023 dovrebbe arrivare anche il cantiere per la nuova rotonda in viale Milano, con risorse regionali (vedi qui). Tra gli altri progetti completati la sistemazione di Corso Italia e i nuovi attraversamenti sicuri.
Il progetto per il sottopasso a Crenna
Cresce il costo – in generale – per il sottopasso al posto del passaggio a livello a di Crenna, di cui si attende il prossimo passaggio operativo: «Siamo pronti per andare in giunta, ma faremo prima un incontro con residenti come concordato» ha detto il sindaco. A causa dei costi dei materiali, il progetto «vede un aumento di 1,5 milioni» che dovrebbe essere a carico di Rfi, ha detto il sindaco (qui il progetto).
Su questo ad esempio ha incalzato anche l’opposizione, che in occasione del via libera in consiglio comunale aveva denunciato il rischio di possibili aggravi a carico del Comune: «Speriamo che il condizionale diventi un indicativo e Rfi paghi il costo in più» è l’auspicio di Cesare Coppe, di Città è Vita. «Altrimenti la spesa per l’ente Comune salirebbe a 1350.000 euro».
Dal commercio alle farmacie
Sul commercio l’assessore Rocco Longobardi ha aggiornato sul progetto di “Pagine gialle comunali”, ha ricordato il dimezzamento del plateatico per i ristoranti e locali: «Si valuta di mantenere scontistiche anche il prossimo anno».
Sono stati fatti sopralluoghi per un mercato di quartiere in piazza Diaz (Cajello).
L’assessore al bilancio Corrado Canziani ha aggiornato sulle società partecipate, tra investimenti fatti – ad esempio i nuovi autobus amsc – e progetti avviati, come «il trasferimento della farmacia di Sciarè» (vedi qui) , la cui apertura «si può prevedere entro fine del corrente anno». Sarà farmacia ma anche con spazi per medici.
Su quest’ultimo passaggio, dai banchi della minoranza, Michele Bisaccia ha suggerito di valutare l’insediamento di integrazione con la “medicina di gruppo”, le libere associazioni tra medici.
L’anno di scuole, Polizia Locale e servizi sociali
Ci sono tanti fronti in cui l’attività del Comune è anche ordinaria, “far girare la macchina”. Sulla Polizia Locale – delegata all’assessore Francesca Caruso – ad esempio c’è l’impegno nel mantenere l’organico, in un anno che ha visto il debutto del nuovo comandante (qui).
Sul fronte della cultura e delle scuole ha aggiornato l’assessore Claudia Mazzetti. Anche sul fronte delle strutture si prevede nuovi interventi con una spesa prevista di 1,2 milioni per i plessi di via Gasparotto, via Sciesa, via Confalonieri (medie), via Gulli, via Seprio, per efficientamento energetico.
Sul fronte dei servizi sociali, l’assessore Chiara Allai ha riepilogato il funzionamento del settore, ha ricordato l’elezione delle nuove consulte (debutto: mercoledì 16 la consulta anziani, lunedì la 21 consulta disabili).
Decisamente fuori dall’ordinario è lo straordinario impegno per l’emergenza ucraina, che ha visto la raccolta di 25mila euro da cittadini gallaratesi e l’impegno di tanti nell’accoglienza dei rifugiati (oggi in città ci sono ancora 139 ucraini, la metà delle famiglie ospiti di connazionali),
Dall’ospedale di Gallarate ad Amsc, le critiche dell’opposizione
Sonia Serati ad esempio ha chiesto aggiornamenti su una delle promesse del programma 2021, i “bollini” e la sosta gratuita per residenti in centro storico, ma ha anche incalzato su altri aspetti specifici (esempio: con il nuovo polo che fine farà l’attuale edificio delle scuole di Cascinetta?).
Bollini e sosta gratuita?
Se dalle file della maggioranza è arrivato un «plauso al sindaco» per il reperimento di risorse da bandi, dai banchi delle minoranze Massimo Gnocchi, come anche Cesare Coppe, ha incalzato sul tema finanziario. «Se i fondi dal bando non sono arrivati per il palazzetto, vuol dire che non arriveranno neppure fondi per la piscina della Moriggia» (intervento di rinnovo atteso da ormai un lustro e che ha comportato anche lo stop di mesi). Mentre l’opposizione si aspettava le difficoltà sull’attivazione dei BOC, poi effettivamente concretizzatesi e che hanno portato a rinunciare allo strumento.
Dalle file del Pd, Margherita Silvestrini ha portato una critica all’approccio complessivo, in particolare sulle società partecipate: «Da sei anni non fate scelte strategiche sulle partecipate. Non avremo più voce in capitolo in scelte importanti per la vita cittadina, come la gestione dei rifiuti», riferendosi ad esempio al passaggio da Accam a Neutalia. «Non ci sono novità sulla piscina, su cui in campagna elettorale avevate detto “siamo pronti”».
Nel criticare diverse voci del report dell’amministrazione, ha fatto l’esempio del report sulla Polizia Locale, denunciando che le nuove assunzioni sono solo sostituzioni di dimissionari/pensionati): «Da 47 agenti – ed eravamo già sotto organico – oggi siamo scesi a 43».
Il Pd ha lamentato anche carenze su altri capitoli, alcuni molto generali, come ad esempio l’assenza di vere politiche giovanili, denunciata da Anna Zambon.
Michele Bisaccia (lista Silvestrini) ha criticato anche quanto non c’era nella relazione dell’amministrazione, lodando in modo sarcastico «la grande onestà intellettuale nell’aver omesso ogni riferimento alla questione dell’ospedale, che fa perfettamente il paio con silenzio di Regione, ATS, Asst. La grave situazione dell’ospedale viene considerata un sassolino nella scarpa, mentre è un cancro che tocca la nostra città e i cittadini».
Nel dibattito non è mancata anche qualche sollecitazione dai banchi della maggioranza: dopo aver sottolineato aspetti positivi Belinda Simeoni (Forza Italia) ha annunciato che il partito chiede «particolare attenzione» alla «revisione dei regolamenti del Camelot troppo datati». Froza Italia anche incalzato sui tempi dell’ufficio anagrafe e sulla «grave situazione delle manutenzioni nelle case Aler».
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