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A Firenze premiato il cassanese Mirco Guietti e il suo “Stati disuniti d’Italia”

Il volume di Guietti ha meritato una segnalazione d’onore per la categoria Saggistica edita al XXXIX Premio Firenze di Letteratura e Arti Visive

Generico 05 Dec 2022

Un viaggio in Italia, alla ricerca delle differenze – storiche, sociali – come ricchezza collettiva: è il percorso fatto da Mirco Guietti con il volume “Stati disuniti d’Italia”, che ha conseguito una Segnalazione d’onore per la categoria Saggistica edita al XXXIX Premio Firenze di Letteratura e Arti Visive, prestigioso evento letterario internazionale organizzato dal Centro Culturale Firenze-Europa “Mario Conti” e patrocinato da Parlamento Europeo, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dalla Città Metropolitana di Firenze e dal Consiglio Regionale della Toscana.

La premiazione si è tenuta a Firenze sabato 3 Dicembre nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, in presenza di rappresentanti delle Istituzioni e di numerosi ospiti.

“Un piccolo grande libro che ci racconta con aneddoti e documentazione accurata ogni volta un episodio fulminante che mette a fuoco in modo nuovo e piacevole la diversità delle regioni italiane, quella diversità che fa dell’Italia un Paese unico al mondo e che è un tesoro da custodire. Interessante e originale”. Questa la motivazione della menzione da parte della giuria per l’opera di Mirco Guietti.

Milanese classe 1975, Guietti vive oggi a Cassano Magnago:  informatico da sempre appassionato d’Arte, Storia e Politica, al suo libro e ai suoi contenuti ha dedicato una pagina Facebook.

«Il nostro Paese ha vissuto nei secoli numerosi momenti di conflittualità e di riconciliazione» commenta Guietti. «Leggere con l’animo sereno di queste storie nel corso di un viaggio reale o ideale arricchisce, suggerisce riflessioni, contribuisce al consolidamento di una coscienza collettiva unitaria. La Storia d’Italia, piaccia o meno, è un nostro comune patrimonio culturale. Un patrimonio inalienabile che, anche attraverso la complessità dei rapporti tra i propri territori ha contribuito in gran parte a renderci quello che siamo. Oggi abbiamo un gran bisogno di imparare ad accogliere ed elaborare la complessità, di fare cose difficili. Anche per gestire i contrasti e prevenire i conflitti».

Pubblicato il 06 Dicembre 2022
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