Il governo dichiara “di pubblica utilità” il progetto della superstrada Vigevano-Malpensa
Pubblicato dal commissario straordinario l'avviso, che precede l'avvio delle procedure di esproprio. Interessata la fascia del Magentino lungo il Ticino
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Il governo ha dichiarato opera “di pubblica utilità” la superstrada A4-Magenta-Vigevano, più nota come Vigevano-Malpensa.
L’avviso è stato pubblicato dall’Anas e segue l’annuncio del ministro delle Infrastrtture Matteo Salvini che poche settimane fa si era esposto impegnandosi al «reperimento delle risorse necessarie per la conclusione dell’intervento».
Ora: qui non si parla di soldi, ma certamente si fa un passo avanti sull’opera, che è molto sostenuta da Vigevano e invece ha ricevuto parere negativo da Parco del Ticino, Città Metropolitana di Milano (la ex Provincia) ed è osteggiata da molte voci del mondo agricolo, preoccupate per l’impatto sull’area agricola della Bassa magentina, una delle più produttive d’Italia.
La dichiarazione di pubblica utilità anticipa l’avvio degli espropri. I territori interessati sono quelli dei Comuni di Magenta, Boffalora Sopra Ticino, Robecco sul Naviglio, Cassinetta di Lugagnano, Albairate, Abbiategrasso e Ozzero.
Il complesso della Vigevano-Malpensa prevede tre tratte: la A da Magenta ad Albairate, alle porte di Vigevano,la B da Albairate alla tangenziale ovest di Milano e infine tratta C da Albairate a Vigevano, compreso un nuovo ponte sul Ticino.
La dichiarazione di pubblica utilità riguarda le tratte A e C, affidate ad un commissario straordinario di Anas (la tratta B, di fatto, è una diramazione a sé stante, un raccordo con la Tangenziale).
La critica del Movimento 5 Stelle:
«Le elezioni regionali si avvicinano e ricomincia il teatrino della propaganda del centrodestra» attacca il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Massimo De Rosa.
«Vogliono cancellare tutto il lavoro che è stato fatto negli ultimi anni» aggiunge il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Verni.
«Avevamo raggiunto una mediazione con un progetto alternativo a minor impatto ambientale, che era stato messo a punto dal Ministero delle Infrastrutture. Ora sono invece tornati al progetto iniziale, un progetto obsoleto e insensato, oltre che uno spreco di soldi pubblici. È evidente che l’obiettivo sia cambiato: ora accelerano sull’opera perché l’interesse di Salvini è quello di mostrarsi operativo e in grado di far correre la Lombardia, ma è tutta una messa in scena elettorale».
Per il Movimento è «una forzatura imbarazzante, una trovata elettorale che peserà sui dei territori, dei cittadini e dell’ambiente».
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