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La Casa di Comunità di Cassano, là dove c’era un tempo l’ospedale

Il nuovo polo, collegato con l'ospedale di Gallarate, ruota intorno al nuovo Punto Unico di Accesso, il "front office" dei bisogni. Ecco i servizi previsti

Casa comunità Cassano Magnago

A Cassano Magnago è già operativa – e sarà potenziata da gennaio – la nuova “Casa di comunità”, per offrire servizi sanitari in collegamento con l’ospedale di Gallarate, a servizio di sei Comuni.
Taglio del nastro oggi, giovedì 15 dicembre: il nuovo polo ha sede nell’edificio storico che era un tempo l’ospedale cassanese di Sant’Andrea.

La struttura è una “casa di comunità spoke”, che lavora cioè come “antenna” dell’ospedale di riferimento, quello di Gallarate appunto, all’interno dell’Asst Valle Olona. Inaugurando il nuovo spazio, il direttore generale dell’Asst Eugenio Pofido ha sottolineato che al centro c’è «la sinergia tra figure professionali»: «Le strutture sono importanti ma più importanti sono le persone».

Locali nuovissimi, dentro all’ospedale costruito nel 1896:, anche se il cuore – assicurano – è l’investimento sulle persone:  «Fin dal primo dialogo sul Pnrr con il ministro Speranza come Lombardia avevamo insistito che le case di comunità non dovevamo essere scatole vuote» ha aggiunto Emanuele Monti, promotore della Legge snitaria regionale di riforma sanitaria (avviata lo scorso anno). 

Casa comunità Cassano Magnago

La Casa di comunità sarà punto di riferimento per Cassano e altri sei Comuni, vale a dire Cairate, Cavaria con Premezzo, Solbiate Arno, Jerago con Orago, Oggiona con Santo Stefano, Albizzate.

Al taglio del nastro c’erano il sindaco di Cassano Pietro Ottaviani e il collega di Cavaria Franco Zeni. «Sarà un punto di appoggio per gestire anche il passaggio dai due ospedali all’ospedale unico» ha detto Zeni.

Casa comunità Cassano Magnago

Un momento di festa salutato con il sorriso anche dal sindaco cassanese Ottaviani, che pure ha ricordato anche le criticità da non tralasciare: «Ci sono problemi sui medici, ci aspettiamo con fiducia che lo risolviate come è stato risolto nei comuni limitrofi» ha detto rivolgendosi ai vertici della sanità locale.

Le “polemiche” sulla sanità e le risposte della Regione

«Complimenti a Monti e a Porfido per quanto sta facendo, le polemiche fanno parte del gioco, l’importante che siano costruttive» ha anche detto il sindaco di Cavaria.
Certo un certo affanno sulla sanità locale è riconosciuto, le elezioni sono alle porte e il tema sanitario è al centro delle attenzioni del centrodestra e delle diverse opposizioni. Ma ovviamente dal centrodestra si insiste sul dato positivo: «Al netto delle polemiche di chi è stipendiato per fare polemica, i servizi sul territorio stanno aumentando» garantisce Monti. «Sarà certamente un percorso lungo. Mi occupo da dieci anni di sanità, finalmente vediamo risultati concreti». E cita lo spostamento di dirigenti dal centro ai territori, insieme con l’attivazione dei nuovi Distretti.

I servizi della Casa di comunità di Cassano Magnago

Ma veniamo al sodo. Cosa ci sarà alla Casa di comunità di Cassano: innanzitutto un nuovo “sportello” che unisce front office amministrativo e sanitario: è il PUA, Punto Unico di Accesso, «che consentirà di collegare eventuali esigenze con Gallarate», dice il direttore socio-sanitario Marino Dell’Acqua. «Figura centrale è quella dell’infermiere di comunità».

Chi verrà qui potrà trovare una risposta al bisogno sul posto oppure potrà prenotare esami e visite a Gallarate. C’è l’ambulatorio cronicità, l’area infantile e quella psicosociale, ci sarà il centro prelievi (dal 10 gennaio, due volte a settimana). Ci sarà uno spazio per i medici di medicina generale, i medici di famiglia: questi continueranno a operare nei loro studi nella cittadina e nei paesi, ma per alcune casistiche si potrà pensare momenti presso la Casa di Comunità, per rispondere a particolari esigenze.

Casa comunità Cassano Magnago

L’organico è ora composto da quattro infermieri di comunità e un amministrativo, a breve si passerà a cinque infermieri di comunità e due amministrativi. Oltre a questo, una serie di figure per le altre aree, come ad esempio l’ostetrica.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 15 Dicembre 2022
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