“Ti racconto il Natale…” Le feste e la magia dell’attesa raccontate da una lettrice
Tiziana da Castronno è una dei lettori che sta partecipando al nostro contest "L'Attesa è la vera magia". Ci ha mandato un bel contributo, che è quasi un racconto: ve lo proponiamo, attendendo anche la vostra partecipazione
Tiziana da Castronno è una dei lettori che sta partecipando al nostro contest “L’Attesa è la vera magia“.
Ci ha mandato un bel contributo, che è quasi un racconto: ve lo proponiamo, attendendo anche la vostra partecipazione
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TI RACCONTO IL NATALE
Ti racconto il Natale dei miei 5 anni quando arrivano i nonni dalla Francia ed era già Natale alla Stazione Centrale di Milano quindici giorni prima.
Ti racconto il Natale della tavola piena di tortellini appena fatti opera della mamma e della nonna che era dalla mattina che ci lavoravano.
Ti racconto il Natale della Vigilia con l’albero pieno di lucine che facevano tic tic mentre si accendevano e si spegnevano e del Presepe con le sue statuine di gesso un po’ smangiate ma che erano preziose perché erano della mamma quando era bambina.
Ti racconto il Natale della televisione in bianco e nero che la sera della Vigilia trasmetteva un programma per i bambini e così si poteva stare alzati anche dopo Carosello.
Ti racconto il Natale del devo lasciare latte caldo e biscotti per Gesù Bambino e un bicchiere di vino rosso con pane e salame per Babbo Natale perchè nel dubbio di chi fosse a portare i doni era meglio lasciare uno spuntino per tutti e due.
Ti racconto il Natale della mattina che scivolo giù dal letto e nel silenzio della casa entro in tinello e trovo pacchi e pacchetti dovunque e sto lì cinque minuti da sola a contemplare nella penombra che filtra dalle persiane.
Ti racconto il Natale della mamma che apre il suo pacchetto e trova un anello e poi corre ad abbracciare papà, ma perché poi se è Gesù Bambino che l’ha portato!
Ti racconto il Natale del pranzo e delle golosità che solo quel giorno ci sono e della fetta di panettone per la zia tagliata sottile sottile e lei che brontolava e papà che rideva.
Ti racconto il Natale della poesia recitata in piedi alla sedia con un po’ di vergogna ma si sa quello era il compito della più piccola della famiglia e poi ancora del brindisi e dei sorrisi e degli abbracci e del….
BUON NATALE A TUTTI !
Tiziana, Castronno
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