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A cento giorni dal via del Giro d’Italia Cassano Magnago lancia la “sua” tappa

Auditorium pieno per la serata di presentazione della 14a frazione della Corsa Rosa che prevede l'arrivo in città. Ivan Basso: "Fondamentale far capire quello che il Giro rappresenta, i valori che porta con sé"

Cassano Magnago, la presentazione della tappa del Giro d\'Italia

«Il Giro qui comincia questa sera. E noi siamo qui per sottolineare una cosa: quel che più conta non è il fatto che ci sia una tappa di 200 chilometri, che è comunque una cosa molto importante. Il centro di tutto è far capire qual è l’idea del Giro d’Italia, cosa rappresenta, il valore di quello che si porta appresso». Ivan Basso, nella sua Cassano Magnago, nasconde a fatica la soddisfazione e l’orgoglio nella serata di presentazione della frazione della Corsa Rosa che arriverà nella sua città (la 14a, con partenza dalla località svizzera di Sierre).

Cassano si prepara a vestirsi a festa per quel che sarà il prossimo 20 maggio, ma intanto celebra il grande evento con una serata speciale organizzata nell’Auditorium di piazza San Giulio a 100 giorni dal via di Ortona. Con Basso – che il Giro lo ha vinto due volte, nel 2006 e nel 2010 – ci sono le autorità che hanno lavorato per portare qui una tappa. Mica facile in generale, ancora più complicato nel nostro territorio che a causa della vicinanza con Milano (sede quasi sempre dell’arrivo) non ha avuto poi così tante occasioni di ospitare un arrivo di giornata.

La bellezza della presentazione consiste anche nel ricordare un’altra figura leggendaria, da queste parti, quella di Miro Panizza che al Giro ha sempre fatto fuoco e fiamme (2 vittorie, il record di partecipazioni, ben 18) e che ci ha lasciato troppo presto, nel 2002. «Devo molto a persone come Panizza – prosegue Basso – e a tutti i corridori professionisti che hanno preceduto la mia generazione, a quelli varesotti in particolare. Per noi bambini e ragazzini Miro era un esempio, bello ricordarlo qui». A completare l’omaggio a Panizza anche un filmato e l’intervista al figlio del grande corridore, Massimiliano.

Sul palco, al microfono di Andrea Berton, si sono alternati i rappresentanti della città che, intanto, ha illuminato di rosa il campanile di San Maurizio. «Bellissimo vedere il teatro pieno, vuol dire che il ciclismo interessa – sorride il sindaco Pietro Ottaviani – Avere qui il Giro è un bell’impegno: il ciclismo è fatica e la nostra amministrazione sta pedalando a tutto spiano per arrivare al traguardo. Ne sono orgoglioso, lo avevamo promesso nel programma elettorale e ci siamo riusciti».

Con Ottaviani anche l’assessore a sport e bilancio, Luisa Savogin: «Essere sulla “mappa” del Giro è di grande importanza, considerando poi che Cassano è con Bergamo l’unica città lombarda. Gli appassionati “studiano” in anticipo il percorso, vogliono partecipare attivamente, conoscere i luoghi, le specialità gastronomiche, le bellezze delle città di tappa. E poi la copertura mediatica è enorme».

Lunga la lista di eventi, idee e manifestazioni in programma: se don Andrea Ferrarotti ha ricordato che al Carnevale ci sarà un carro dedicato alla Corsa Rosa, il presidente della Consulta Sportiva Matteo Mambrini ha snocciolato un elenco fittissimo di appuntamenti. Pedalate e partite di calcio, camminate e gare giovanili, ciclostoriche, mostre fotografiche, spettacoli teatrali (su Gino Bartali e Alfonsina Strada). Il tutto in aggiunta agli eventi collaterali voluti da RCS in ogni città di tappa, dei quali ha parlato l’ex sindaco Nicola Poliseno che “dirigerà le operazioni” del comitato organizzatore locale. La lunga volata verso il 20 maggio, insomma, è stata lanciata e Cassano Magnago ha già dimostrato di avere la gamba buona.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 26 Gennaio 2023
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