“La realtà è un illusione”, l’artista Andrea Crespi racconta l’esperienza negli USA
Protagonista con un'opera ad Art Basel Miami e un'azione performativa al Moma di New York da anni è pioniere e punto di riferimento del movimento artistico della crypto arte
Si intitola “Life matters” l’ultima importante opera dell’artista varesino Andrea Crespi realizzata in occasione di Art Basel Miami. Dopo il grande successo a New York con l’opera “War is for the stupid” esposta a Time Square, Crespi ha presentato una nuovo inedito lavoro digitale selezionato tra le opere dei migliori artisti della scena internazionale. Curata da Art Innovation Gallery, la mostra esposizione en plein air Floating Pixels, si è recentemente conclusa a Miami Beach con l’intento di esplorare nuove modalità di fruizione dell’arte e di abbracciare pubblici diversificati, cercando di avvicinare sempre di più la collettività ai nuovi linguaggi e medium digitali.
Per questa occasione Andrea Crespi – pioniere e punto di riferimento del movimento artistico della crypto arte – ha presentato su un cartellone galleggiante sull’oceano non un dipinto o una scultura, ma di un insieme di pixel. Un NFT galleggiante, che ha navigato da Miami Beach a Downtown. Il progetto sulla piattaforma LED galleggiante ha generato più di cinque milioni di impressioni nei giorni di esposizione. L’opera incarna l’essenza di un’osservazione degli antichi filosofi greci, che ritenevano quanto nulla sia nulla è più importante della vita stessa. I greci avevano individuato cinque valori assoluti: Verità, Bene, Giustizia, Bellezza ed Eudemonia. Secondo Socrate, Platone e Aristotele, tutti gli altri valori umani derivano indirettamente da questi cinque valori ultimi.
“Riscoprendo questi cinque valori ultimi – spiega Andrea Crespi – il male probabilmente cesserebbe di esistere. Proviamo soltanto ad immaginare un mondo senza guerre, pandemia, crisi climatica, violenza, alle morti dovute all’immigrazione incontrollata che vede centinaia di persone attraversare i mari alla ricerca di un futuro migliore. A tal proposito, questo concetto è intrinseco a Life Matters e non l’ho scelto casualmente, ma strettamente connesso anche alla tipologia di esposizione. Il mio è un invito a riflettere in merito al mondo che viviamo e che invece vorremmo abitare”
La permanenza negli Stati Uniti ha visto poi l’azione performativa, pubblicata sui social, che ha coinvolto il MoMA The Museum of Modern Art di New York “La realtà è solo un’illusione” Autoritratto, 2022 / Artwork il proseguo di un progetto in realtà aumentata dedicato al ritratto di grandi artisti cominciato al Museo MA*GA di Gallarate in occasione del Festival Archivifuturi.
“Oggi più’ che mai la tecnologia sta contaminando il mondo dell’arte offrendo nuove forme espressive e creative. Viviamo sempre di più’ sospesi tra una dimensione fisica e una digitale. Per raccontare la mia epoca e immaginare il futuro utilizzo la tecnologia perchè sarebbe anacronistico non farlo. Al Museo MAGA, in occasione del progetto Archivi Futuri, ho presentato per la prima volta un’istallazione artistica che permetteva allo spettatore di osservare ed interagire con la mia opera attraverso l’utilizzo della realtà aumentata. Durante il mio ultimo viaggio in America ho deciso di proseguire con la sperimentazione di questa tecnologia. Ho realizzato un gigantesco autoritratto in realtà aumentata che ho esposto per la prima volta all’interno del MoMA di New York, considerato il principale museo moderno del mondo”.
Per questa esibizione l’artista è riuscito a muoversi in completa autonomia e senza nessuna autorizzazione del Museo perchè di fatto l’opera “c’era ma non c’era”.
“La mia è stata una provocazione – continua Crespi – Nello stesso tempo penso sia un tema interessante che deve far riflettere. Grazie a una tecnologia che rende l’arte visibile per non essendoci fisicamente nello spazio, un artista espone la sua opera di fianco ai piu grandi capolavori della storia dell’arte moderna. Se posso percepire qualcosa anche senza toccarlo questo lo rende meno reale? che cosa è la realtà se non un concetto relativo. La realtà è un illusione”.
La curatrice Alisia Viola spiega “Crespi ancora una volta rispecchia il nostro tempo e ancora una volta porta il futuro nel nostro presente mediante gli strumenti artistici della nuova era, scaturendo riflessioni, nuove urgenze e cambiamenti. È questo a mio avviso il vero senso dell’arte. Un’opera che riprende gli antichi valori, per cercare di riscoprirli e cogliere le strutture fondamentali dell’essere. Cosa potrebbe risultare più attuale di questo? Fruire del digitale, medium artistico contemporaneo per eccellenza, sia nella creazione dell’opera sia nella fruizione della stessa, con l’obiettivo di scuotere le menti mediante quei valori che non sono mai stati così necessari prima d’ora.”
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