Al Pirellone si riunisce il gruppo Fratelli d’Italia, con i dolci di Gallarate
Il gruppo della destra di Meloni passa dai tre consiglieri del 2018 ai ventidue di oggi. Tra loro anche amministratori comunali che dovranno lasciare l'incarico, anche se i tempi non sono ristrettissimi
Prima riunione a Milano per il nutrito gruppo di consiglieri regionali eletti da Fratelli d’Italia al Pirellone. Non è ancora un gruppo consiliare, dal momento che la prima seduta dell’assemblea regionale richiederà ancora (almeno) una settimana, ma nel frattempo gli eletti iniziano a conoscersi, riuniti da Romano La Russa nel pomeriggio di lunedì.
Non è banale, in un partito in forte crescita, catapultato dai tre consiglieri del 2018 ai ventidue di oggi, su ottanta totali. Conferme e volti nuovi, gente che ha alle spalle decenni di storia nella destra e altri approdati di recente.
Curiosamente – escludendo Milano – la città più rappresentata è Gallarate, da cui vengono entrambi gli eletti in provincia di Varese, Giuseppe De Bernardi Martignoni e Francesca Caruso, che alla prima riunione hanno portato pacchi di amaretti di Gallarate, il dolce tipico della città (Caruso è assessore al marketing territoriale e ha avviato un nuovo percorso di riconoscimento Igp del dolce).
Oltre ai due dal Varesotto, nella squadra di FdI al Pirellone ci sono i brianzoli Federico Romani e Alessia Villa, il pavese Claudio Mangiarotti, i bergamaschi Paolo Franco, Lara Magoni e Michele Schiavi. E ancora dal Bresciano Carlo Bravo, Barbara Mazzali, Diego Invernici, dalla provincia di Como la giovane sindaco Anna Dotti, da Cremona Marcello Ventura, da Maleo in provincia di Lodi Patrizia Baffi (già protagonista di un clamoroso duplice passaggio Pd-Italia Viva-FdI), da Lecco Giacomo Zamperini, che invece è alfiere di lungo corso.
Alcuni degli eletti sono amministratori comunali: assessori e sindaco sono incompatibili e dovranno optare per la rinuncia all’incarico comunale, una operazione che però richiede tempo (tra contestazione del doppio incarico e tempo per la scelta, avranno mesi per decidere). Tra chi deve optare c’è anche Francesca Caruso, neoconsigliere che è già assessore a Gallarate.
Giuseppe De Bernardi Martignoni dovrà rinunciare alla carica retribuita di presidente del consiglio comunale, mentre potrà rimanere consigliere (un incarico non retribuito, prevede solo gettoni di presenza).
Le scelte dei due amministratori di fratelli d’Italia imporranno nel tempo la modifica della giunta di Gallarate, ma per ora non si è neppure aperto il tavolo politico per arrivare a una scelta. Come detto, infatti, i tempi per la scelta sul doppio incarico sono piuttosto lunghi.
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