Gli attivisti di Ultima Generazione e altri gruppi per il clima hanno bloccato questa mattina le partenze dei jet privati dalle piste del terminal Sea Prime all’aeroporto di Milano Malpensa.

I jet privati sono contestati non solo dal punto di vista simbolico: «Ci sono persone che hanno enormi privilegi economici e utilizzano questi per inquinare oltremodo» hanno spiegato nel messaggio diffuso sui social. «Chiediamo lo stop ai jet privati e l’utilizzo della tassazione sui frequent flyer per la riditrubuzione della ricchezza, per finanziare proigetti di loss&damage e ripristino ambientale»

A Malpensa sono entrati in azione una ventina di attivisti per il clima sono arrivati al terminal dei voli privati e hanno bloccato l’accesso ai parcheggi per le auto della struttura, hanno imbrattato le vetrate del terminal. Una decina di loro si è introdotta sulla pista dell’aeroporto, incollandosi al suolo davanti agli aerei.

L’aviazione privata per Ultima Generazione «rappresenta il culmine dell’ineguaglianza sulle emissioni»: contro i voli privati è in corso una campagna, “Make them pay”, che chiede di aumentare la tassazione dei voli, considerati una forma di privilegio e un danno ambientale evidente, viste le emissioni pro capite molto più alte di un aereo passeggeri “ordinario”.

Qualche mese fa se n’era parlato, in campagna elettorale per le politiche, per la proposta di “abolire i jet privati”, una formula estrema che fa riferimento comunque a un movimento di cui si discute in varie parti d’Europa. Secondo uno studio scientifico, i jet privati contribuiscono al 4% delle emissioni da traffico aereo, a fronte dell’uso da parte di una quantità di persone molto ridotta.

Va detto che anche a Malpensa e su Milano in generale i voli di jet privati sono in forte crescita.

Jet privato che passione: in un anno a Milano +20%