Stop ai capannoni: il Comune esprime parere negativo alla logistica a Tornavento
Parere negativo del Comune in sede di Valutazione Ambientale sul progetto per l'area della "Zarina", nei prati tra il borgo e i boschi del Gaggio
Il Comune di Lonate Pozzolo “stoppa” l’insediamento di logistica alla Zarina, l’area ai margini del borgo di Tornavento: l’ente ha infatti espresso parere negativo al termine della procedura di VAS relativa alla variante puntuale del PGT.
La questione riguardava un Piano Integrato d’Intervento avviato tre lustri fa, che prevedeva destinazione turistico-alberghiera. In seguito alla richiesta del privato proprietario dell’area, lo scorso anno si era proceduto a Variante urbanistica al Pgt, per convertire l’insediamento alla funzione logistica. Si è passati quindi alla Vas (Valutazione Ambientale Strategica).
Analizzata la documentazione e valutati i pareri degli altri Enti coinvolti, il Comune ha espresso parere negativo motivato per le ricadute sul contesto comunale e quindi la variante non proseguirà.
«Il comune non ha cambiato idea» dice la sindaca Nadia Rosa. «Ha avviato il procedimento per la verifica di tutte le condizioni e ha poi concluso con un parere negativo. Le polemiche create ad arte sui social non c’entrano alcunché con la decisione motivata del Comune, che si basa su dati e documenti e non sulle chiacchiere strumentali alla caciara».
Nel documento vengono recepiti e richiamati anche i pareri di Provincia e Parco del Ticino, che avevano chiesto di valutare aree alternative: una simile operazione – sottolinea il Comune – sarebbe possibile nell’ambito di una Variante generale, mentre la procedura avviata era quella di una Variante puntuale, vale a dire focalizzata sulla singola area (il Pgt di Lonate prevede aree di nuova logistica, ma non lì).
La proposta di insediamento “alla Zarina”L’insediamento di logistica era diventato oggetto di una parte della vivace polemica politica locale, ma era stato anche fortemente criticato dalle associazioni ambientaliste, perché avrebbe aggiunto ulteriore consumo di suolo in un’area – quella intorno a Malpensa – già molto intaccata dalle grandi infrastrutture (qui una sintesi)
E questo punto? «Resta in vigore l’attuale PII già convenzionato, che non è ancora scaduto ed è conforme a quanto previsto dal Pgt, con destinazione turistico-ricettiva. Sarà il privato a decidere se e come portare avanti questo progetto, rispettando gli obblighi convenzionali». La convenzione del 2007 prevedeva anche la riqualificazione di via Matteotti, di cui si è discusso anche negli ultimi giorni a causa di un incidente mortale.
Di per sé, appunto, la previsione di edificazione non viene cancellata. Il progetto però era fermo da tempo e, appunto, il privato voleva convertirlo a logistica. Sfumata l’idea dei capannoni, bisognerà vedere se il proprietario vorrà procedere diversamente.
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