È scomparso all’età di 88 anni l’architetto e designer Vittorio Introini, di Gallarate, uno dei fondatori dell’Ordine degli Architetti di Varese, in passato anche presidente nazionale dell’Ordine, nel 1977-78.

La scomparsa è stata annunciata dal figlio Marco Introini, fotografo d’architettura e docente al Politecnico di Milano, con un disegno che rappresentava un omaggio al tratto del padre, attivo come professionista dall’inizio degli anni Sessanta.
Il Politecnico dal 2012 conserva l’archivio di Vittorio Introini.

Architetto e designer appassionato, Vittorio Introini inizia la sua attività progettuale negli anni Sessanta del XX secolo. La carica di innovazione e di cambiamento delle sue opere architettoniche e di design è data dal suo ricco background culturale e dall’ampiezza di riferimenti culturali e architettonici. Il suo linguaggio unisce diversi elementi tra cui la creatività individuale, la soggettività dei sistemi compositivi e la conoscenza di nuovi materiali.
L’attività progettuale di Introini inizia al tramonto del Movimento Moderno dovuto alle contraddizioni ideologiche delle molteplici componenti. Sulle sue opere risultano determinanti il ruolo dell’Internazionalismo e l’Antistoricismo tra loro intimamente correlati. Il decisivo rinnovamento si verificò con il contributo di Ernesto N. Rogers che permise di acquisire, in anticipo rispetto alla critica conservatrice internazionale, la consapevolezza della individualità delle culture e dei luoghi in antitesi ai Movimenti citati. Il concetto di “contesto” aprì nuovi orizzonti analitici estesi progressivamente dalla morfologia e semiologia urbana al metodo progettuale. La progettazione di Introini, in sintonia con il Neorazionalismo di derivazione rossiana, è riconducibile ai seguenti principi: la tipologia, la sintassi, il linguaggio.

Anche l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese lo ha ricordato “con affetto, stima e riconoscenza”, anche in quanto fondatore della sezione provinciale dell’Ordine, nel 1962. Moltissimi gli attestati di stima di colleghi, anche e soprattutto delle generazioni più giovani che con lui si sono formati.

I funerali si terranno venerdì 31 marzo alle 11 nella chiesa parrocchiale di Samarate, dove risiedeva.