Frattura nel comitato di Samarate, Alessandro Cenci contesta le scelte
Il presidente pronto a un passo indietro: "Avevo accettato come garante dell’apoliticità del comitato, ora dicono che l'unico interlocutore sono le minoranze"
“Giallo” a Samarate, su uno dei temi più discussi a livello pubblico, il progetto della superstrada 341: chi è il presidente del Comitato Salvaguardia dei Boschi che si batte contro la grande opera?
Nella mattina di giovedì il comitato ha tenuto una conferenza stampa, senza la presenza del presidente Alessandro Cenci.
“Non è più il presidente” è la comunicazione arrivata poco dopo, a chiarimento della assenza.
Ma cosa è successo? «Alessandro Cenci formalmente è ancora presidente, essendosi riservato di decidere» corregge il tiro l’interessato. Che pure ammette – per così dire – che è pronto a fare un passo indietro.
«Io due mesi orsono ho chiesto al comitato di trovare un sostituto, perché volevo dimettermi. Per due motivi: innanzitutto perché avevo accettato come garante dell’apoliticità del comitato. Ma ora viene fuori che l’unico interlocutori per loro sono le minoranze samaratesi. Ma sulla 341, dieci anni fa, tutte le forze politiche hanno votato a favore, salvo il movimento 5 Stelle: quindi interlocutori possono essere tutti o nessuno». A questo si è aggiunta, negli ultimi giorni, la consonanza tra le due diverse prese di posizione da un lato della minoranza, dall’altra dello stesso comitato («Ma nessuno mi aveva detto della conferenza stampa»).
Il tema dell’apoliticità poi si ricollega anche alle scelte personali: «Io nel 2024 (elezioni comunali a Samarate, ndr) qualcosa voglio fare, non so in che forma ma so che per il bene del Comitato ora devo fare un passo indietro dal Comitato».
Quanto al secondo motivo, è più “tattico”, per così dire: «Ritengo che non fosse il momento per nuove uscite pubbliche, perché tutti stanno aspettando la Valutazione d’Impatto Ambientale». Questione di tattica, ma anche più in generale di approccio. Secondo Cenci bisognerebbe iniziare a guardare al tema di «compensazioni e mitigazioni». Da questo punto di vista «è il momento di fare quadrato, tenere tutti uniti, lavorare insieme per le mitigazioni, perché se le decisioni si prendono ad altri livelli, a Samarate dovremmo iniziare a ragionare di questo».
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