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La superstrada nei boschi di Samarate “opera inutile e dannosa, cerchiamo alternative”

Il Comitato Salvaguardia dei Boschi rilancia la mobilitazione contro la Variante alla Statale 341. "Non toglierà auto dalla strada ordinaria, provocherà un aumento di traffico"

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“Un’opera infrastrutturale devono migliorare la qualità della vita, non peggiorarla come fa questa”.
Il Comitato Salvaguardia dei Boschi rilancia la mobilitazione contro la costruzione della Variante alla strada Statale 341, che attraverserebbe i nostri chi i tra Samarate e Busto Arsizio.

“Anche se il progetto non ha visto avanzamenti di fatto, questo non vuol dire che si fermi la nostra attività contro una strada inutile e lesiva degli interessi di Samarate” dice Francesco Tiziani, una delle anime del Comitato.

Perché lesiva degli interessi di Samarate?
“In base ai documenti si dice che la Variante serve ad agevolare i collegamenti tra Lombardia Ovest e Piemonte e a decongestionare il secondo tratto della superstrada 336. Mai Samarate è stata inclusa in questo progetto”, nel senso che “nessuno ha mai promesso che verrà sgravato il traffico sulla attuale 341”, la Statale che attraversa Verghera, Samarate e San Macario.

Però è pensabile che con una strada più scorrevole il traffico si sposterà su quella, non è così? “La nuova strada libererà inizialmente la vecchia strada, ma nel tempo altre persone torneranno a trovarla conveniente e quindi a percorrerla. E si tornerà ad avere l’abitato congestionato dalle auto”.

La dinamica non è frutto di un parere personale, sottolinea Tiziani, ma è la previsione basata sul cosiddetto “Paradosso di Braess”, che dice essenzialmente che ogni nuova strada fatta per decongestionare una esistente per attrarre nuovo traffico e aumentarlo nel complesso.

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Per questo il comitato rilancia l’opposizione al progetto, che prevede “44 ettari di disboscamento lungo otto chilometri di tracciato, pari a più di 25mila piante”. E Tiziani, biologo di formazione, sottolinea come il bosco sia caratterizzato da una buona varietà.comprende anche robinie, piante solitamente considerate di poco pregio ma che “sono tra i maggiori captatori di CO2”.

Al di là della singola opera poi viene richiamato il quadro complessivo delle diverse opere intorno a Malpensa che già prevedono un ampio consumo di suolo. “Il bosco tra Busto e Samarate verrà poi aggredito dal nuovo ospedale unico”, previsto al margine Nord-Est del bosco planiziale.

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Ma davvero la strada non servirebbe a niente? Pino Santangelo dice che “va rivista la viabilità, senza dubbio, vista la congestione della attuale 341” e sottolinea come “fondamentale sarebbe che i Comuni sull’asse, da Gallarate a Lonate a Vanzaghello, lavorassero insieme a un progetto alternativo”. Una ipotesi suggerita dal comitato è l’alternativa che punti sull’adattamento dell’asse che da via Carlo Noè-via Schuster porta alla zona industriale di Cardano Est e da qui approda a Verghera. Adattata, potrebbe essere una risposta al traffico locale, “considerando poi che molto del traffico che passa da Samarate non prosegue per Lonate ma per Ferno, per questi veicoli la Variante prevista attualmente non porterebbe comunque beneficio”.

Ma il comitato, di fronte alla “illusione” che più strade risolvano i problemi, propongono anche di lavorare su un cambio di paradigma:”Oggi ad esempio Samarate è nemica dei ciclisti” continua Tiziani. Per questo viene chiesto di “incrementare una mobilità alternativa attraverso questa strana città molto lunga, dove oggi non ci sono alternative all’auto privata”.
Che crea un traffico che ha un impatto locale particolarmente evidente, che si somma alla generale situazione di cattiva qualità dell’aria, oltre ai danni da amore e pericolo.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 27 Aprile 2023
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