Area di via Cervino e conflitto d’interessi, il Pd critico con l’assessore Suriano
Nella cittadina si è accesa una polemica legata all'intervento ai margini delle scuole Ada Negri e su presunti conflitti d'interesse dentro la maggioranza
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Partito Democratico di Cardano al Campo sulla vicenda dell’area di via Cervino
Excusatio non petita, accusatio manifesta. Il partito dell’assessora Suriano nella persona di Ruben Tomasino afferma che avrebbe voluto soprassedere sulla questione del conflitto di interessi relativo al cantiere di via Cervino, ma invece l’ha riproposto alla stampa e, con il tipico atteggiamento arrogante di quel partito che non ha ancora fatto i conti con un passato nefasto, ha persino denigrato sui social il consigliere Vincenzo Proto che per primo ha evidenziato i limiti della procedura. Come insegnano gli antichi se non c’era niente da chiarire non era il caso di rispondere ma la risposta stessa accusa chi la dà e significa che non tutto è stato chiarito: Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Ma stiamo ai fatti: l’assessora quando sono stati stanziati i 160 MILA EURO per il cantiere di via Cervino si è astenuta e a richiesta di chiarimento sul suo comportamento non ha saputo rispondere in consiglio comunale ma ha mandato avanti a rispondere la funzionaria che svolge il ruolo di segretario comunale, se non si ha niente da nascondere si risponde in prima persona e ci si prende la responsabilità delle proprie scelte, invece se l’assessora si nasconde dà adito a supporre che qualcosa non sia perfettamente chiaro.
Il rifacimento dell’area di via Cervino ha presentato diverse criticità:
1) Il cantiere si trova davanti a una delle due scuole primarie di Cardano e i lavori effettuati nel corso dell’anno scolastico hanno provocato disagi agli alunni e ai loro genitori in entrata e uscita dalla scuola, non si poteva aspettare la fine dell’anno scolastico?
2) La situazione di via Cervino magari non era esteticamente eccellente ma era comunque una zona ordinata e fruibile, mentre invece ben più grave è la situazione dell’impianto termico della stessa scuola Ada Negri che necessitava di interventi tempestivi già nei mesi scorsi e invece sono stati sistematicamente procrastinati.
3) La precedente separazione tra l’area pubblica e una parte della zona privata era dovuta a una semplice rete da cantiere mentre dopo l’intervento a spese del comune c’è una recinzione con tanto di siepe la cui manutenzione sarà a carico del comune.
Su questo devono avere il coraggio di rispondere ai cardanesi: perché hanno generato disagi evitabili per i cittadini, perché non sono intervenuti su una situazione più bisognosa di intervento, ma soprattutto se l’assessora si è astenuta nella votazione è forse perché la parte privata che si avvantaggia della nuova recinzione a spese del comune è di sua proprietà o di qualche suo congiunto? Perché anche se la recinzione è sull’area pubblica si trova a confine con un’area privata che ha il vantaggio di non dover essere recintata a spese del privato.
Non abbiamo avuto queste risposte e anche nella polemica innescata dal suo partito vediamo che stanno tergiversando, dicono che non danno beneficio all’assessora, ma continuano a non chiarire se le proprietà private sono sue o di suoi congiunti.
Dicano le cose come stanno e poi lascino valutare ai cardanesi. Se continuano con le mezze ammissioni alimentano solo i sospetti.
Chiediamo infine al sindaco di sottoscrivere pubblicamente il codice etico e di trasparenza della città di Cardano al campo, documento vigente e nato per promuovere la trasparenza nell’operato degli amministratori pubblici e che l’attuale giunta non ha sottoscritto (ad eccezione del vicesindaco Tomasini).
La legalità e la trasparenza si attuano anche con i comportamenti quotidiani.
Il direttivo PD di Cardano al campo
Il segretario
Massimiliano Zocchi
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