I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno deciso di sospendere lo sciopero negli aeroporti previsto il 19 maggio, accogliendo l’invito dell’Autorità Garante. Una mossa legata alle condizioni difficili che vive una parte d’Italia, l’area tra Emilia, Romagna e Marche colpita da gravi inondazioni.
Lo sciopero è stato invece confermato dalle sigle del sindacalismo di base.

I confederali avevano previsto uno sciopero di quattro ore, che viene rinviato «al giorno 4 giugno 2023 con le medesime articolazioni orarie dalle ore 12.00 alle ore 16.00», spiega una nota sottoscritta dai segretari nazionali delle categorie trasporti.

«Ci tengo a ringraziare le rappresentanze sindacali e tutti i lavoratori per la sensibilità dimostrata in questo frangente difficile di emergenza» ha detto il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.

Ha scelto diversamente invece il mondo del sindacalismo di base, ad esempio la Cub Trasporti a Malpensa: la sigla fa notare che gli scali emiliano-romagnoli erano già stati esclusi dalla mobilitazione, per evitare intoppi, ma ribadiscono le ragioni legate alle retribuzioni e l’urgenza di un intervento, in un periodo di inflazione a doppia cifra. «A fronte di tutto questo ci pare paradossale che il ministro Salvini chieda di usare “buonsenso” e che cgil-cisl-uil-ugl dopo non aver fatto nulla per 6 anni ora rinviano lo sciopero. Differire lo sciopero, significa solo dare altro tempo alle aziende, annacquare la lotta che da mesi i lavoratori stanno portando avanti».

Lo sciopero dichiarato dalla Cub Trasporti dura ventiquattro ore, l’intera giornata di venerdì.