Vharese, quando le bocce si rivelano agrodolci
Alle finali nazionali di Roma disco rosso nel primo turno della gara a squadre contro il Sorriso Riviera e della categoria C21. Brilla Fabio Tenconi, argento nella Elite A a pochi millimetri dall'oro
Prima ancora che arrivassero a Roma per le finali del Campionato Italiano di Società e Bocce paralimpiche DIR, i ragazzi del Vharese – società affiliata Uisp (si legge “Varese con l’acca”) – apparivano ovunque.
Sui manifesti e sulle locandine che pubblicizzavano l’evento compariva in primo piano il mitico Fabio Cattaneo. Scaglionata la partenza: giovedì in treno accompagnati da Emilio Giovanotto Cattaneo chi debuttava venerdì; partenza con il pulmino venerdì accompagnati da Anna e dal grande Mimmo Perrotta chi avrebbe giocato sabato.
Venerdì arrivano gli accoppiamenti e peggio di così non poteva capitare: Marta Sapia, Maria Grazia Scapin, Stefania Capece e Joseph Guzzi dovevano confrontarsi con la fortissima società del Sorriso Riviera di Mira (VE), squadra che alla fine vincerà il titolo. Persa la prima per 4 a 2. Sabato sconfitta per 7 a 5. «Sicuramente l’emozione ha giocato un brutto scherzo ai nostri così come il non essere abituati a giocare a così alti livelli avendo di fronte avversari di questo tipo – dice il consigliere Alberto Galli – Ma come dice il punteggio non è stata una debacle anzi. Entrambe le gare giocate ad altissimo livello e solo per pochissimi centimetri i nostri magnifici 4 non sono riusciti ad aggiudicarsi il passaggio del turno».
Nella categoria C21 la coppia formata da Fabio Cattaneo e dal nuovo amico Federico Musazzi si è trovata davanti nel singolo e in coppia i fortissimi atleti dell’Antrophos di Civitanova Marche. Anche in questo caso le straordinarie giocate dei “nostri” non sono bastate a passare il turno. Tocca agli atleti Élite Cat. A e per il Vharese scendono in campo Antonio e Fabio Tenconi contro gli atleti dell’Antrophos di Civitanova Marche. Antonio non passa il turno per un soffio dove avrebbe incontrato il fratello Fabio che, invece, vince la sua eliminatoria. In finale trova Massimo Magnarelli e fino all’ultima boccia il risultato è in bilico. L’arbitro misura più volte la distanza tra le due bocce e il pallino e per pochi millimetri Fabio deve cedere il titolo all’avversario. In ogni caso splendido secondo posto.
«Dobbiamo alzarci tutti in piedi, braccia in alto e applaudire questi meravigliosi atleti che anche a Roma hanno portato lo spirito del Vharese – conclude Galli – Complimenti a tutti per come hanno interpretato le gare e per l’unità e la serietà di tutto il gruppo. Permettete un ringraziamento particolare a una persona che sta sempre in disparte ma senza la quale non potremmo andare avanti, senza la quale anche questa trasferta sarebbe stata a rischio: Mimmo Perrotta». Oggi e sempre: «Forza Vharese e forza ragazzi».
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