Enzo Tortora 40 anni dopo l’arresto: oggi il parco pubblico a Gallarate dedicato a un innocente
Mattatore della prima serata grazie al famosissimo rotocalco Portobello, venne arrestato nel 1983 accusato di reati inesistenti e successivamente scagionato dopo la spettacolarizzazione dell'arresto e un'ingiusta detenzione
Sabato mattina alle 10:00 è avvenuta l’intitolazione del parco pubblico in viale Milano a Gallarate alla memoria del presentatore televisivo Enzo Tortora. Il gesto, frutto di una mozione a firma degli attivisti di “+Gallarate“ aveva «l’obiettivo di dedicare uno spazio all’interno della città non solo al ricordo del presentatore di Portobello, ma anche ai tanti cittadini innocenti costretti a vedersi privati della propria libertà personale per espiare colpe non proprie», spiegano i proponenti dell’iniziativa.
Enzo Claudio Marcello Tortora è stato forse l’esempio più lampante di vittima di malagiustizia, ma come lui sono in media 961 le persone che ogni anno vengono recluse nelle carceri italiane senza aver commesso alcun tipo di reato. Per questa ragione, una volta accertata la verità nelle sedi giudiziarie, il giornalista ha trascorso la sua intera vita a combattere all’interno delle istituzioni per i diritti e le garanzie dei detenuti.
Sono trascorsi esattamente quarant’anni da quel 17 Giugno del 1983 in cui Enzo Tortora venne arrestato davanti alla stampa per un reato da lui non commesso. Ma se dovessimo chiederci oggi in che stati versi la giustizia nel nostro paese, come nel celebre episodio di Portobello, dovremmo domandarci: «Dunque, dove eravamo rimasti?». I processi e le indagini continuano a riempire le prime pagine danneggiando irrimediabilmente l’immagine degli imputati e degli indagati. Le sentenze di assoluzione non sono sufficienti a far rivalutare agli occhi dell’opinione pubblica l’integrità morale dell’innocente.
«Nonostante le corti internazionali continuino a sanzionare il nostro paese per il trattamento dei detenuti e per le condizioni delle prigioni, le carcerazioni preventive da strumento straordinario sono divenute a tutti gli effetti un mezzo per punire preventivamente l’imputato. Come se non bastasse il tasso di recidiva raggiunge percentuali preoccupanti e la durata dei processi disincentiva da una parte i cittadini a richiedere giustizia, dall’altra le imprese ad investire nel nostro paese», continuano gli attivisti di +Gallarate.
Il parco pubblico situato in viale Milano risulta essere così il luogo più indicato per celebrare la memoria di Enzo Tortora: collocato tra l’ex palazzo di giustizia e il polo culturale cittadino, crediamo che la targa possa insegnare alle future generazioni gallaratesi i danni della malagiustizia e i pericoli della spettacolarizzazione delle indagini. Invitiamo quindi la cittadinanza e la stampa per l’intitolazione del parco e per un breve momento di riflessione sullo stato in cui versa attualmente la giustizia nel nostro paese. Gli attivisti di
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