Il nuovo corso di Neos, da charter a compagnia completa a Malpensa. “Nel 2024 flotta rinnovata”
Per il vettore di base a Malpensa la grande crisi dell'aviazione in pandemia, la peggiore di sempre, è stata un'occasione per rinnovare i propri piani. "Ne siamo usciti più forti". La compagnia sta formando 200 nuovi assistenti di volo. Possibile alleanza con Esyjet
«Neos ha battuto ogni record di longevità per una compagnia privata, 22 anni». Lupo Rattazzi, presidente della compagnia aerea di base a Malpensa, lo dice subito, per chiarire la solidità in un settore dove la mortalità (al di fuori dei grandi vettori nazionali) è alta.
La crisi dell’aviazione in pandemia, la peggiore di sempre (due anni abbondanti, peggio del post 11 settembre), certamente ha pesato finanziariamente, ma la compagnia bianco-azzurra del gruppo Alpitour «ne è uscita più forte di prima, ha dimostrato grande capacità di adattamento».
Nata come vettore charter, oggi si è posizionata su tanti segmenti diversi, con un proprio approccio e un network in crescita, alleanze all’orizzonte che fanno sempre perno su Milano Malpensa, dove Neos ha il suo headquarter e il suo centro di formazione. Rattazzi parla di una «politica dei piccoli passi», che però in questi ultimi anni ha fatto rumore, nel settore: Neos ha aperto voli su New York (rotta portante sì, ma con concorrenza di ogni genere da Malpensa), sul Canada, sull’India, persino sul Kazakistan.
«La scelta di rimanere attivi in pandemia è stata vincente» dice il direttore commerciale Aldo Sarnataro. «È stata la porta per crearci nuove opportunità, nuovi spazi che prima non immaginavamo: più rotte, nuovi mercati e anche nuovi segmenti. Siamo andati a cercarci opportunità fuori dal turismo». Guardando non più solo ai viaggiatori outbound dall’Italia (turisti prima di tutto) ma anche a quelli che dall’estero puntano verso l’Italia.
Mille dipendenti oggi (e altri duecento da formare, assistenti di volo), Neos ha la sua base a Malpensa, che fa anche da hub. «Il volo su Almaty è nato dall’idea di sfruttare turismo incoming in Italia» spiega l’ad Carlo Stradiotti «ma l’abbiamo usato anche come accesso alle rotte per La Romana e New York, molto apprezzate da chi viene dal Kazakistan». Stessa logica anche per il volo su Amritsar, la principale città del Punjab, una “nicchia” esplorata dalla compagnia dallo scorso anno e potenziata dalla primavera, passando a due frequenze settimanali.
Nella ricerca delle nicchie ci sono i voli charter per le squadre di calcio e i loro staff (vedi squadra e staff dell’Inter a Istanbul per la finale di Champins League) ma anche operazioni audaci come il triplo concerto in un giorno fatto da Laura Pausini sfruttando i fusi orari.
Il rinnovo della flotta
«Piccoli passi», dunque, ma sostenuti da un piano che comprende anche un deciso rinnovo della flotta, avviato in pandemia, anche qui controcorrente rispetto a chi ha stretto i cordoni della borsa. «Passeremo da una età media di 16 anni a 5,5» continua Stradiotti. L’orizzonte è il 2024, quando la flotta sarà composta da 18 “macchine”: sei 787 Dreamliner acquisiti a partire dal 2017, quattro 737NG, quattro 737 MAX arrivati a partire dal 2021 e altri quattro MAX che arriveranno a cavallo tra 2023 e 2024. (con configurazioni adatte anche a voli a medio-lungo raggio, «abbiamo fatto anche Almaty o Toronto»).
Durante la pandemia Neos si è attrezzata per far di tutto, compreso il cargo, come del resto anche altri vettori. Ma ha anche scelto di salvaguardare il personale, il che ha avuto un indubbio vantaggio sulla ripartenza, in una fase in cui tante compagnie avevano invece “sfoltito” gli organici e hanno poi fatto fatica a ripartire.
Oggi Neos ha poco più di 1007 dipendenti, ottocento sono naviganti (duecento piloti e seicento assistenti di volo). Il piano di crescita prevede «duecento nuovi assistenti da formare qui al training center di Malpensa», dice Giovanni Favrin, Head of training della compagnia. «Numeri industriali, ma il nostro lavoro rimane artigianale», nel senso migliore del termine, di attenzione e flessibilità.
Le attività di formazione dei piloti in simulatore vengono fatte invece al centro Boeing di Gatwick per i 787 e a Berlino o Francoforte, per i 737.
Alleanza con Easyjet
Nel corso della presentazione del training center si è parlato anche di alleanze: nel 2022 Neos ha stretto accordi di feederaggio con Ita Airways, ma la prospettiva interessante è quella di una possibile più ampia partnership con Easyjet, che a Malpensa ha la sua base principale in Europa continentale, che già ha accordi sul feederaggio dal Sud Italia e che ora potrebbe ampliare enormemente le connessioni. In sala al training center di Malpensa c’era anche il country manager Easyjet Lorenzo Lagorio. E se si parla apertamente di certe prospettive, evidentemente c’è concretezza.
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