Per il tossicodipendente di Samarate trovata una comunità grazie al coordinamento tra Regione, sindaco e ATS
Il giovane martedì aveva quasi rischiato di essere linciato. L'appello alle autorità superiori da parte del sindaco di Samarate Puricelli ha trovato ascolto in Regione e ATS Insubria. Pare che stavolta la comunità per il trentenne tossicodipendente ci sia davvero
C’è finalmente una comunità pronta ad accogliere il tossicodipendente trentenne protagonista di molte tensioni nel paese di Samarate. «Se il giudice tutelare darà il via libera la comunità potrà accoglierlo già domani» dice il sindaco Enrico Puricelli che martedì attraverso VareseNews aveva lanciato un appello forte alle autorità superiori.
Appello accolto grazie a un contatto con lo staff dell’assessore al welfare Bertolaso e, di seguito, con Ats Insubria. «Il mio ringraziamento va prima di tutto al direttore generale Lucas Gutierrez» dice ancora Puricelli, che ringrazia anche il Prefetto e il consigliere regionale Emanuele Monti.
La vicenda del trentenne soprannominato (fin da ragazzo) “il nano” sta facendo discutere da tempo: il giovane ha problemi psichiatrici e di tossicodipendenza e ormai da mesi è scivolato in una vita fatta di continui furti, prima solo ai danni di auto in sosta, poi anche in negozi e abitazioni, rimediando di recente altre quattro denunce. Una situazione che ha creato tensioni crescenti, con il rischio che qualcuno si facesse giustizia da solo (mettendosi a sua volta nei guai). Martedì mattina il giovane aveva quasi rischiato il linciaggio ed era stato praticamente salvato dall’intervento della Polizia Locale.
Ora ci si augura che la soluzione per una comunità sia definitiva e consenta al giovane un vero recupero, peraltro auspicato anche da diversi samaratesi che nei mesi hanno continuato a chiedere una soluzione anche per “il nano”.
Il sindaco Enrico PuricelliAlla soluzione plaude anche il consigliere regionale e presidente della commissione Welfare Monti: «La collaborazione fra le istituzioni regionali e locali nell’affrontare questo tipo di questioni sociali è fondamentale. I nostri sforzi in Regione Lombardia e la sinergia tra sindaco e ATS Insubria mostrano ancora una volta l’impegno che ci mettiamo per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini, specie se questi si trovano in situazioni di vulnerabilità, come il giovane tossicodipendente coinvolto, cercando sempre soluzioni sostenibili per il bene di tutti».
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