“Riaccendiamo il nostro ospedale”: a Gallarate oltre 2mila in piazza per il diritto alla salute
Molto ampia la partecipazione al corteo in difesa dell'ospedale Sant'Antonio Abate, che vive da due anni una crisi profonda, con chiusure di reparti e servizi. Tantissimi rispondo all'appello delle associazioni che riuniscono disabili, malati e le loro famiglie
In tantissimi hanno risposto alla “chiamata” delle associazioni in difesa dell’ospedale di Gallarate: almeno 2200 persone si sono presentate in piazza Giovine Italia, da dove il corteo si è mosso su un breve percorso fino all’ingresso del Sant’Antonio Abate.
Ed è qui che si sono accese centinaia di luci, per lanciare il messaggio che faceva da slogan: “riaccendiamo l’ospedale”.
Capofila della mobilitazione sono state le associazioni che si occupano di fragilità, da vari punti di vista, dei malati di Alzheimer ai disabili a chi ha malattie degenerative o che necessitano di riabilitazione, agli anziani in generale: sono le stesse sigle che avevano animato un corteo nel dicembre del 2021, quando la crisi dell’ospedale era ancora limitata a pochi le parti e, appunto, ai servizi di riabilitazione, sospesi durante il periodo Covid e mai riattivati.
A distanza di un anno e mezzo la crisi è però diventata ancora più ampia e il “detonatore” della protesta – civile, quasi silenziosa, senza alcun simbolo di partito, ma comunque protesta – è stata indubbiamente nelle ultime settimane la notizia della chiusura della cardiologia, poi riattivata in maniera minimale con il ricorso a medici in cooperativa.
Proprio disabili, malati e famigliari portavano in manifestazione i cartelli che raccontavano la loro condizione. L’unico striscione invece evocava il “diritto alla salute”.
Oltre alle associazioni, ai consiglieri comunali e a tantissimi cittadini, in piazza c’era anche qualche operatore sanitario, compreso qualcuno appena uscito dal turno di lavoro, che ha testimoniato anche nella diretta di Varesenews le condizioni dure e di emergenza continua:
Negli ultimi giorni sulla manifestazione si è creato anche un certo consenso politico, a livello locale, seppur non esteso a tutti: si infatti le forze di centro sinistra e le civiche di minoranza hanno sempre affiancato le mobilitazioni per l’ospedale, in piazza c’erano anche esponenti della maggioranza che governa la città, come Luigi Galluppi the centro popolare Gallarate. Nel video in diretta abbiamo raccolto anche la sua voce e quella di Massimo Gnocchi della civica d’opposizione Obiettivo Comune Gallarate, già promotore di una manifestazione sei mesi fa.
Presenti anche il consigliere regionale Luca Ferrazzi, della lista Moratti, e il consigliere regionale Samuele Astuti, del PD:
Rispettosi delle indicazioni degli organizzatori, anche partiti e sindacati si sono presentati con i loro iscritti ma senza bandiere. Di certo nella manifestazione erano presenti tante sensibilità diverse, oltre a persone anche dai Comuni limitrofi come Cardano al Campo, Cassano Magnago e Samarate.
Da notare anche la buona gestione “logistica” del corteo nel centro della città e nei dintorni dell’ospedale, con diversi volontari (tra cui molti ragazzi) con pettorina che si sono impegnati per mantenere libere le corsie di entrata e uscita dall’ospedale, in dialogo con le autorità di pubblica sicurezza che hanno gestito una quantità di persone molto ampia (per certi versi inaspettata). Una dimostrazione di maturità di una manifestazione che ha certamente mostrato il disagio esistente a Gallarate e nel territorio circostante.
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