Stop all’espansione di Malpensa, esultano gli ambientalisti: “Decisivo e risolutivo”
Il Ministero dell'Ambiente ha fermato l'ampliamento dell'aeroporto oltre gli attuali confini. Legambiente e Movimento 5 Stelle contrattaccano rispetto alle critiche: "Inopportune le dichiarazioni del Presidente Fontana"
«Un parere decisivo e risolutivo» dice Legambiente. Per le associazioni ambientaliste lo stop alla espansione di Malpensa verso Sud è una vittoria quasi epocale, dopo anni di battaglie. L’ampliamento dello scalo con nuove aree cargo da costruire sui terreni di brughiera è stato un tema divisivo e lo è ancora oggi, visto che – da un punto diverso – gli industriali invece vedono una sconfitta pesante per il territorio del Varesotto e per l’Italia intera.
Per gli ambientalisti invece la lettura è tutta diversa: «Il Ministero dell’Ambiente ha imboccato la strada giusta» dice Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “Se l’Italia vuole preservare il suolo aumentando la biodiversità come richiesto anche dall’Europa, non può che conservare gli habitat naturali, a maggior ragione se si trovano all’interno di parchi regionali importanti com’è quello del Ticino lombardo. Lo sviluppo sostenibile ha un senso solo se si trovano soluzioni per coniugare ambiente ed economia».
Convince non solo lo stop all’edificazione ma anche la raccomandazione della Commissione VIA che dice che la Regione dovrebbe assumere una decisione in merito all’istituzione del SIC/ZPS (sito di interesse comunitario / zona a protezione speciale) “Brughiere di Malpensa e Lonate” richiesto dalla Comunità del Parco Lombardo della Valle del Ticino e dalle associazioni regionali e locali.
E lo sviluppo? «Salvando la brughiera non si pregiudica lo sviluppo dell’aeroporto che, ricordiamo, è nato e si è ampliato all’interno del territorio del Parco del Ticino» dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. «Sono pertanto inopportune le dichiarazioni del presidente Fontana quando parla di ‘delusione’ in merito alla decisione della Commissione VIA. Il comparto aeroportuale lombardo avrebbe bisogno di una visione complessiva, non di accordi locali».
Le voci ambientaliste hanno sempre sostenuto la possibilità di coniugare crescita e rispetto dell’ambiente. Una prospettiva indicata anche dal Parco del Ticino, che aveva commissionato uno studio a una società specializzata per individuare alternative dentro al sedime aeroportuale (che è quello che poi, nei fatti, indica anche il Ministero)
All’esulktaziona oggi si aggiunge anche il Movimento 5 Stelle Varese: « Un lungo percorso durato un decennio ha visto battaglie di Comitati, Associazioni, ambientalisti, uniti in un unico fronte comune a salvaguardia di un suolo che non doveva e non poteva essere sacrificato, la nostra Brughiera di Tornavento».
In consiglio regionale il Movimento aveva portato il tema in discussione: «Durante la scorsa legislatura la Giunta Fontana e la maggioranza bocciarono la mozione che avevo presentato proprio per chiedere la tutela della brughiera» dice Massimo De Rosa. Lo stesso Fontana che oggi è costretto ad abbassare la testa e ammettere la sconfitta della propria linea politica, di fronte a una decisione che arriva per di più da un governo del suo stesso colore politico. Insieme alla nostra Consigliera regionale Paola Pizzighini abbiamo intenzione di riportare il tema in Consiglio regionale».
«Con un nuovo atto – aggiunge la consigliera Paola Pizzighini – chiederemo a Fontana e alla sua maggioranza se intendano ammettere il proprio errore, oppure perseverare nello stesso, senza riconoscere un qualcosa che ormai è stato riconosciuto da tutti, cioè l’inestimabile valore ambientale e di tutela della biodiversità rappresentato dalla brughiera stessa. Chissà se anche Città Metropolitana e il suo sindaco, Giuseppe Sala, del quale ancora non conosciamo la posizione nel merito della vicenda, vorranno condividere i contenuti di questa battaglia».
Anche l’associazione Viva Via Gaggio, attiva da quindici anni in brughiera, sottolinea nel suo comunicato il valore collettivo della battaglia: «Vorremmo ringraziare tutti – non facciamo l’elenco perché potremmo dimenticare qualcuno – per la fiducia dimostrata, per il contributo e la partecipazione attiva, colorata, divertente a difesa della Brughiera. Brughiera che continueremo insieme a custodire e salvaguardare, per noi e per le generazioni future».
Rispetto alla «vittoria» rivendicata, più cauta è l’Unicomal, l’Unione dei Comitati di Malpensa, che ritiene invece che più ampia e incisiva debba essere la difesa dell’ambiente intorno a Malpensa (qui il comunicato completo).
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