Truffa all’UE e finanziamento illecito, la difesa di Gorrasi: “Da assolvere. Nessuna prova su di lui”
Le conclusioni dell'avvocato Roberto Craveia che difende l'ex-coordinatore provinciale di Forza Italia ed ex-consigliere comunale a Busto Arsizio
Carmine Gorrasi è innocente, anzi è vittima di una serie di irregolarità procedurali che sarebbero emersi durante la requisitoria del pubblico ministero Stefano Civardi nell’ambito del processo Mensa dei Poveri. L’avvocato Roberto Craveia non ci è andato leggero, questa mattina, lunedì durante le sue conclusioni per l’ex-consigliere comunale bustocco ed ex-coordinatore provinciale di Forza Italia accusato di due reati: finanziamento illecito attraverso una falsa sponsorizzazione alla società sportiva Busto 81 e truffa ai danni dell’Unione Europea nella vicenda dell’aumento di stipendio all’addetto stampa dell’eurodeputato Lara Comi. Per questi due reati i pm hanno chiesto in tutto 4 anni, senza il vincolo della continuazione.
L’accusa di truffa all’Unione Europea. Gorrasi non c’entra niente
L’avvocato Craveia, come detto, ha ribadito tutte le irregolarità procedurali che ha commesso il pm nella sua requisitoria. Partendo dal capo della truffa ai danni dell’Ue, che condivide con Lara Comi e Andrea Aliverti, si è basato su due concetti: «Anche se ci fosse stato un contratto tra Aliverti e la Comi, Gorrasi ne è estraneo. Un contratto che, comunque, definirei regolare visto che l’aumento del carico di lavoro c’era stato. Chi vuole sostenere che è irregolare deve spiegarmi, però, cosa c’entra Gorrasi. Alla convention di Rimini Gorrasi aveva chiesto ad Aliverti di contribuire al pagamento della sede di Forza Italia ma poi non gliel’ha più chiesto. Caianiello ha spiegato che era prassi consolidata dei coordinatori quella di chiedere versamenti agli iscritti. Gorrasi ha sempre chiesto a tutti di versare i contributi in modo regolare. Se Caianiello è attendibile allora bisogna prendere per buono che ha detto: si trattava di una richiesta di contribuzione volontaria».
Il finanziamento illecito a Palumbo per la campagna elettorale alle Regionali
Per quanto riguarda l’altro capo di imputazione Craveia sostiene che il pm ha violato il dovere di ricercare le prove a favore dell’indagato «ma avrebbe anche commesso un falso in atto pubblico. La famosa dazione di denaro, dice il pm che sarebbe avvenuto il 2 aprile ma il bonifico è del 23 febbraio. L’intercettazione in cui si parla dei diecimila euro a Carmine era riferito ad un’altra persona che porta lo stesso nome e sarebbe un imprenditore col quale D’Alfonso aveva avuto problemi. Lo stesso D’Alfonso, interrogato, dice che di Carmine ne conosceva più di uno. Come fanno a dire che quel riferimento a Carmine è indirizzato a Gorrasi?»
Secondo il legale del politico bustocco «mai è stato provato che questi soldi siano poi andati nelle tasche del candidato consigliere Palumbo. Sarebbero stati versati nelle casse della società 6 con bonifico e 4 in contanti. Non c’è nessuna intercettazione in cui Carmine Gorrasi si dà appuntamento con D’Alfono per dargli i soldi. Ci sono anche due testi della Busto 81 che dicono che a Busto Arsizio c’era lo striscione della Ecol Service e che quindi la pubblicità che è stata fatta. L’ha fatta anche ad Olbia perchè aveva partecipato ad alcune gare in quella provincia».
Infine c’è il mistero su come sarebbero usciti questi soldi: «Non si sa da dove è uscita questa somma, i magitrati non lo dicono. L’altro teste dice che i soldi sono rimasti nelle casse della Busto 81 e lo stesso D’Alfonso lo dice anche in un’intercettazione in carcere che quella è una della poche cose vere che ha fatto».
Craveia, in questo processo, difendeva anche Antonio Frascella, ex-presidente della Sieco e uomo molto vicino a Caianiello. Per lui gli stessi pm hanno chiesto l’assoluzione: «Anche nel suo caso non c’è alcun reato. Gli si contesta una corruzione in quanto presidente di una società (la Scr) che non era pubblica».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.