Una domenica a passeggio nel bosco tra Samarate e Busto, per difenderlo dall’asfalto
In tanti all'iniziativa promossa dal Comitato per la Salvaguardia dei Boschi nelle aree che dovrebbero vedere il passaggio della variante alla Statale 341
Grande e partecipata risposta all’invito del Comitato per la Salvaguardia dei Boschi, domenica 25 giugno, a Samarate, per una piacevole camminata tutti insieme, alla scoperta del bosco, “nell’area che potrebbe essere irrimediabilmente sacrificata alla Variante alla SS 341, arteria progettata tra Gallarate e Vanzaghello per ospitare il traffico da e per l’aeroporto di Malpensa, attraversando il bosco di Samarate”.
Una passeggiata di circa 4 km, dalla fonderia San Gregorio in località San Macario fino alla zona dove è prevista la realizzazione dell’imponente svincolo “Samarate Centro”, e sulla via del ritorno anche una sosta nel prezioso “bosco dei carpini”, area dove è presente una notevole quantità di pregiati carpini che rischiano l’abbattimento, e poi una piccola area ristoro per concludere l’evento.
“Una mattinata realizzata insomma per godere della quiete della natura e del fresco offerto dal bosco in una caldissima giornata, ma anche l’occasione per condividere informazioni e fotografie, cercando di capire insieme quello che potrebbe succedere, nel caso in cui gli attuali progetti non saranno fermati e non si troverà una soluzione alternativa. I partecipanti hanno dimostrato grande sensibilità e interesse, uniti dall’intento comune di difendere un luogo a cui sono legati e dove trascorrono momenti di vita piacevoli, passeggiando, magari con il proprio cane come molti presenti hanno fatto anche durante l’evento, oppure in bicicletta. Un luogo che, vale la pena di ricordare, ha offerto rifugio e sollievo anche durante la recente pandemia”.
“Si attende ora di essere informati e coinvolti nelle decisioni che riguardano la comunità samaratese e che avranno un impatto considerevole sull’ambiente e quindi sulla salute e sulla qualità della vita delle persone, consapevoli e preoccupate della perdita di bellezza, di natura e di biodiversità che potrebbero subire”.
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