A Cassano Magnago arriva Bello Figo. E scoppia subito il caso politico
Il trapper trash dai testi provocatori si esibirà all'area feste comunale. La Lega attacca, l'amministrazione si difende: "Richiesta di un privato, non possiamo negare gli spazi. Ma verifiche accurate"
A Cassano Magnago sabato arriva Bello Figo, il trapper dai testi provocatóri, protagonista anche di riuscite incursioni di trolling nel mondo della politica, come nel caso del celebre confronto-scontro con Alessandra Mussolini in una trasmissione tv.
Il trash-trapper ha un suo seguito affezionato, incuriosisce i più giovani e non solo, forse anche per la dose di polemiche che si porta dietro, come è successo a Legnano nel 2022, con l’invito in un festival patrocinato dal Comune, con critiche da destra ma pure da sinistra, per i contenuti dei testi.
A Cassano Magnago, dove governa una civica di centrodestra, l’attacco diretto arriva dalla Lega, che del resto sulla gestione della proposta culturale-ricreativa si è già fatta sentire: «Sorvolando sui messaggi veicolati nelle sue canzoni che sono stati considerati blasfemi e sessisti, chiediamo se sia cultura ascoltare i suoi testi» ha detto il segretario della Lega Locale Giorgio Gabbiani.
L’assessore alla cultura Alessandro Passuello chiarisce prima di tutto che si tratta di un evento esterno alla proposta del Comune: «L’area è stata stata prenotata trenta giorni fa da una società per un concerto: noi non possiamo discriminare sulle richieste di un operatore, se presentate nei crismi e nel rispetto del piano di sicurezza». A differenza – ad esempio – del festival di Legnano, «il concerto non ha il patrocinio».
Un momento del concerto a LegnanoCerto, anche Passuello non nasconde del tutto qualche timore su possibili problemi di gestione del pubblico, visto che talvolta intorno ai concerti di Bello Figo ci sono stati comportamenti – diciamo così – sopa le righe. «Noi abbiamo già allertato la Prefettura e la Questura, come quando sono previsti eventi di grandi dimensioni» continua l’assessore delegato del sindaco Pietro Ottaviani.
«Abbiamo poi richiesto una ulteriore dichiarazione Safety, per verificare ulteriormente l’aspetto della sicurezza».
Un po’ di irritazione nell’amministrazione emerge anche per il fatto che il concerto arrivi la settimana dopo la quattro giorni del festival Woodoo, che invece è stato sostenuto dal Comune. Probabilmente gli organizzatori hanno approfittato (legittimamente, sia chiaro) della visibilità di Cassano per scegliere un posto riconoscibile e già “lanciato” in questa estate 2023.
L’associazione che organizza il Woodoo – Le Officine – è estranea comunque del tutto al concerto di questo sabato.
Per il resto non resta che attendere il trapper italo-ghanese, con il suo swag e i suoi testi sopra le righe. Ci saranno tanti fan, dentro all’area feste. Perché alla fine – tra le polemiche – non va dimenticato che un concerto finisce lì: lo ascolta chi paga per entrare.
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