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Conferita la Medaglia d’Oro al valore civile a Laura Prati. Esempio di coraggio e impegno

Tante le persone presenti: semplici cittadini, moltissimi sindaci (non solo di area Pd) e rappresentanti delle forze dell'ordine. Il prefetto Pasquariello: "Questa giornata è un seme che porta frutto"

Medaglia al valore civile a Laura Prati

Il conferimento della Medaglia D’oro al valore civile a Laura Prati, nel decimo anniversario della sua morte, è stata una cerimonia intima e partecipata allo stesso tempo, in cui le testimonianze della famiglia e degli amici si sono alternate a quelle, altrettanto sentite, previste dal rito istituzionale. Il municipio di Cardano al Campo, prima, e il cimitero, dopo, sono stati i luoghi di una giornata speciale che ricorreva proprio nel giorno dell’attentato che le costò la vita.
Laura Prati, sindaco di Cardano al Campo, il 2 luglio del 2013 venne ferita gravemente, proprio mentre era in Comune, da alcuni colpi pistola sparati dall’ex vigile urbano Giuseppe Pegoraro. La donna morì 20 giorni dopo a causa delle ferite riportate.

L’EMOZIONE DEL FIGLIO MASSIMO
Accanto ai familiari c’erano il prefetto di Varese, il sindaco di Cardano al Campo, gli amici del Pd, i rappresentanti delle forze dell’ordine, moltissimi sindaci e il presidente della Provincia di Varese. «Ringrazio i concittadini di Cardano sempre presenti nel ricordo di mia madre – ha detto il figlio di Laura Prati,  Massimo Poliseno – Sono emozionato rispetto a questo riconoscimento che il capo dello Stato ha conferito a mia mamma. Tutta la sua vita per me è un esempio, soprattutto la serietà e l’impegno con cui affrontava le cose».

Medaglia al valore civile a Laura Prati

«È una giornata importante non solo per Cardano al Campo – ha sottolineato il sindaco della cittadina Maurizio Colombo -. Oggi questo conferimento ricorda a tutti noi amministratori l’impegno e l’importanza del nostro ruolo per il quale Laura è stata un esempio, impegnandosi moltissimo sul fronte socioculturale. La medaglia al valore civile è un bel segnale perché dimostra che qualcuno si è accorto di ciò che ha fatto Laura».

UN SEME CHE PORTA FRUTTO
Nei confronti di Laura Prati c’è stato un riconoscimento trasversale  che ha unito in questa giornata commemorativa molti amministratori pubblici, non tutti di area Pd, e tanti cittadini che hanno voluto esserci per rendere omaggio al Primo Cittadino scomparso dieci anni fa. «Questa giornata è un seme che porta frutto – ha detto il prefetto di Varese Salvatore Rosario Pasquariello – Abbiamo visto tanti sindaci e questo è un segnale importante di condivisione di una tragedia, ma anche di uno spirito che è quello di chi è al servizio delle proprie comunità con passione, determinazione e tanta competenza. Laura Prati è stata un grande esempio».

GLI AMICI DEL PD
Non potevano mancare gli amici di una vita politica vissuta sempre con dedizione, tra cui Daniele Marantelli ed Erika D’Adda, storici esponenti del Pd varesino e nazionale. «Ho un sentimento di gratitudine verso tutti coloro che hanno riconosciuto il valore dell’esperienza di Laura Prati –  ha detto Marantelli – purtroppo è diventata popolare dopo la sua morte. In vita aveva fatto un grande lavoro occupandosi dei problemi del lavoro, dei giovani, delle famiglie e degli immigrati con straordinaria determinazione e grande senso civico».
Tra i presenti a Cardano al Campo c’era anche Valeria Valente già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. «Laura Prati si spendeva e interpretava la politica come servizio prima di tutto alla sua comunità e provava ad essere coerente con i suoi valori. Questa società della cultura della sopraffazione, dell’ingiustizia e del più forte non ha accettato il suo grande coraggio e la sua testardaggine. Questo paese avrebbe bisogno di tante Laura Prati».

L’IMPEGNO NELL’ANPI
Al cimitero Jvana Piotti Dejana, poetessa e amica di Laura Prati, ha recitato la poesia dal titolo “Profumo di pane” e subito dopo la presidente della sezione cittadina dell’Anpi ha intonato “Bella ciao”. «Quello di Laura è un ricordo straordinario perché è il riconoscimento di una figura eccezionale che ha sacrificato la vita per il suo impegno civico – ha commentato  laconico Rocco Cordì presidente del circolo Anpi di Varese -. L’ho conosciuta giovanissima nel suo impegno politico e sindacale e non c’è alcuna retorica nelle parole che abbiamo sentito stamani,  abbiamo sentito questa mattina. Laura era una donna straordinaria nel suo impegno civico e sociale».

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Pubblicato il 02 Luglio 2023
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