Danze maori e schioccare di fruste: a Ferno sfila il folklore di mezzo mondo
Ma anche danze delle campagne ucraine e greche: centocinquanta gli ospiti del festival nel paese vicino a Malpensa. Un "circuito" di appassionati giramondo
I maori e gli ucraini, i moldavi e i calabresi, i greci e le fruste locali.
A Ferno sfilano colori e tradizioni davvero di mezzo mondo – considerando la presenza dalla Nuova Zelanda – per il Raduno Folkloristico Internazionale: martedì sera i gruppi ospiti hanno sfilato per le vie del paese, prima di esibirsi sul palco (le foto sono di Roberto Gernetti).
Impatto notevole, visto che complessivamente si parla di centocinquanta persone, «trenta persone per ognuno dei cinque gruppi» dice Anna La Salandra, che è la presidente del gruppo locale organizzatore, i “Frustatori”, che si esibiscono accompagnando la musica con lo schioccare delle fruste della tradizione agricola.
Gruppi da mezzo mondo, si diceva: quelli che vengono da più lontano sono i maori nativi delle isole di Nuova Zelanda, il Cultural Group Maori Wheiao di base nella capitale Auckland.
Dall’Est Europa vengono il gruppo “Marrisor” da Chisinau in Moldavia e il gruppo “Perlynka”, da Slavuta, nell’Ucraina centro-occidentale, in vestiti bianchi e adornati.
E ancora i gonnellini dell’Agrinio Folk Dance Group, dalla città della Grecia occidentale e gli “Strinari di Calabria”, da Catanzaro.
«Il festival è biennale: è nato con la collaborazione con un gruppo di Galliate (provincia di Novara), siamo all’undicesima edizione» racconta ancora La Salandra. «Facendo parte di una federazione siamo abituati a girare il mondo e a incontrare altri gruppi». Così ad esempio nella seconda metà di agosto il gruppo fernese sarà ospite proprio ad Agrinio, in Grecia occidentale, per ricambiare la visita e far conoscere la tradizione delle fruste (che è molto diffusa in Romagna, dove c’è un festival dedicato, ma esiste in varie località d’Italia e d’Europa).
La grande festa a Ferno è un momento curioso, che smuove anche il paese: «L’oratorio ci ha dato una mano per la grande cena». I gruppi invece si appoggiano nell’accoglienza a Galliate, la cittadina novarese che sta appena al di là del Ticino e che ospita nel suo festival (1-9 luglio) anche i frustatori di Ferno. «Ci esibiremo sabato, 8 luglio».
È un circuito curioso, quello dei raduni folkloristici, che appunto crea connessioni tra città e appassionati anche molto lontani tra loro. «Nel 2015 anche noi eravamo stati in Moldavia, incontrando tanti gruppi».
Ognuno porta le sue forme di esibizione tradizionali, che siano i balli di gruppo delle società contadine, le danze maori (celebri anche per la haka adottata dalle squadre sportive, su tutti gli All Blacks di rugby) o lo schioccare delle fruste che ricorda i carrettieri che un tempo – con cavalli e buoi – erano gli unici protagonisti sulle strade delle campagne. In modo simbolico, a due passi da Ferno decollano oggi gli aerei di Malpensa, che sono il mezzo che connette il nostro mondo.
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