In due settimane la raccolta firme contro l’ospedale unico e per l’ospedale di Gallarate taglia il primo traguardo che era stato indicato: 5000 firme.

Nella mattina di sabato sono stati raccolti i moduli compilati questa settimana e – in corso Italia – è scattata la firma n.5000, appunto.

Ma non solo, perché poi sono rientrati altri moduli: «Oltre 5300 firme e 152 moduli ancora in giro» sintetizza Massimo Gnocchi, il consigliere di OCG, la civica (di minoranza in consiglio comunale) che ha attivato la raccolta, a cui si sono poi associati prima Pd e liste civiche gallaratesi e poi anche associazioni, sindacati e comitati, come annunciato venerdì 14 luglio.

Al lancio della campagna di raccolta, OCG aveva indicato due traguardi: da un lato il numero minimo di 5mila firme (pari al numero di firme necessario a presentare una proposta di legge regionale d’iniziativa popolare), dall’altro la data del 30 settembre per la chiusura definitiva della raccolta, che è anche una mobilitazione collettiva sul tema.

Primo traguardo, quello numerico, è raggiunto: «Lunedì invieremo alla Regione copia della petizione, comprensiva del testo e di scansione di tutte le firme. Quando decideremo di fermarci porteremo i moduli cartacei».

La lista civica ha deciso di utilizzare la raccolta cartacea come unica modalità, rinunciando a quella digitale online, per avere garanzia di firme “locali”, nei Comuni del Gallaratese e del Bustocco o in quelli appena oltre, ma anche per l’impatto simbolico dei tanti moduli che vengono man mano raccolti e che saranno consegnati appunto come testimonianza “fisica” della grande mobilitazione.

Le firme fin qui – spiegano dopo un primo calcolo – sono state raccolte all’incirca per metà a Gallarate, per un’altra metà negli altri Comuni limitrofi, con buoni risultati in particolare a Besnate (dove ci sono due punti raccolti in esercizi pubblici), Samarate (altri due punti), ma anche Cavaria con Premezzo, Jerago con Orago.