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Le autoscuole BMO compiono 60 anni: “Radici nel passato e uno sguardo al futuro”

Dal 1963 sono sinonimo di patente a Busto Arsizio e Castellanza. Con un team di 11 persone garantiscono lezioni teoriche, pratiche, accompagnamento all'esame e certificazioni per tutti i tipi di patente

Autoscuole Bmo Busto Arsizio Castellanza

Per le autoscuole BMO (Bustese, Mattioni, Olonia) è arrivato il momento di festeggiare i 60 anni, un traguardo speciale che si intreccia con le vite di migliaia di persone che sono passate da loro per conseguire la tanto agognata patente di guida.

Le tre sedi di viale Rimembranze 50 a Busto Arsizio (Bustese), di via Treviglio 15 sempre a Busto (Mattioni) e in piazza Castegnate 15 a Castellanza (Olonia) continuano a sfornare neopatentati con radici solide piantate nel passato e uno sguardo al presente e al futuro di un mondo in evoluzione, quello della guida di veicoli che siano automobili, moto o mezzi pesanti. Le redini sono tenute dal 2020 da Claudio De Bernardi, terza generazione al timone della società. Ha iniziato a insegnare nell’autoscuola di famiglia, la Bustese, nel 2005 poi ha iniziato a gestire l’Olonia nel 2014 e nel 2020 ha rilevato anche la Mattioni, la prima aperta dalla sua famiglia quando nonno Giuseppe Mattioni alzò per la prima volta la saracinesca.

La storia delle autoscuole BMO

Come detto la prima è la Mattioni che ha aperto nel 1963 a Busto Arsizio in Via Milazzo, grazie a Giuseppe Mattioni e Anna Maggipinto. È stata una delle prima autoscuole di Busto Arsizio. Verso l’inizio degli anni ‘80 la sede è stata trasferita in Via Treviglio, 15 dove si trova anche oggi. Nel 1992 la gestione (Bustese e Mattioni) è passata ai figli De Bernardi Vincenzo e Mario fino ad arrivare oggi alla terza generazione.

La Bustese, invece, è nata come seconda sede dell’Autoscuola Mattioni sul finire degli anni ‘60 in piazza Plebiscito a Busto Arsizio. È stata la prima autoscuola a Busto ad effettuare il conseguimento delle patenti per i mezzi pesanti con autocarro e autobus propri. Negli anni ‘80 si è trasferita nella sede attuale di Viale Rimembranze, 50.

Infine c’è la Olonia, la più giovane delle tre, aperta nel 1982. Conosciuta precedentemente come autoscuola Vitali era stata fondata sempre da Giuseppe Mattioni, in collaborazione con Giani Angelo, il quale ha poi proseguito in autonomia la gestione fino al 2014. Trasferita nel 1992 nell’attuale sede di piazza Castegnate, 15 a Castellanza, fa oggi parte del gruppo BMO.

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Un’immagine d’epoca della famiglia

Le lezioni on line in pandemia e il ritorno alla normalità

Claudio De Bernardi ha preso in gestione l’intero gruppo nel momento più difficile: «Per la nostra attività è stato un momento terribile. Facevamo lezioni tramite una radio on line di Busto pur di non perdere il contatto con la clientela. A partire dal 2022 siamo tornati alla normalità e gli iscritti sono stati 500. Il nostro staff è composto da 4 istruttori, 3 insegnanti di teoria e 4 segretarie».

Il rapporto personale col cliente, baluardo contro il fenomeno delle catene

De Bernardi spiega che anche in questo settore si sta presentando il fenomeno delle catene: «BMO invece propone uno stile più classico ma sempre efficace e sempre aggiornato. Inoltre il contatto con il cliente è sempre diretto e mai mediato attraverso piattaforme varie». La fiducia da parte degli allievi è importante ed è il titolare stesso istruttore e insegnante di teoria che porta all’esame personalmente i ragazzi.

Patenti professionali, un business in crescita

Le autoscuole Bmo permettono di conseguire patenti per tutte le categorie dal motorino all’autocarro con rimorchio: «Si fanno corsi Cqc carta qualificazione conducente che dà importanti sbocchi professionali. Senza questa qualifica non si possono guidare ì mezzi pesanti». Oggi come oggi la figura dell’autista di autocarro e autobus è molto ricercata e ben pagata «spesso, il costo (non proprio a buon mercato) di una patente per camion viene recuperato in uno o due mesi di lavoro».

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Lo storico autocarro dell’autoscuola Mattioni

Un’auto con cambio automatico per andare incontro al futuro

Le regole impongono ancora le lezioni basate sul cambio manuale ma De Bernardi non è rimasto a guardare e da pochi giorni ha inserito nel parco veicoli «un’auto nuova con cambio automatico che presto potrà essere provata dai nostri clienti».

La patente non è più la priorità dei giovani

De Bernardi ci tiene a precisare una cosa: «Oggi i ragazzi non vedono la patente come un punto di svolta verso l’auotonomia come lo era una volta. All’auto preferiscono, spesso, il monopattino ma è importante per loro conseguirla in modo da avere le nozioni base per stare su strada ed evitare incidenti anche banali ma che possono avere conseguenze pesanti grazie alle lezioni di persone qualificate».

Pubblicato il 20 Luglio 2023
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