Luglio 1953, la prima volta di un elicottero su una nave della Marina
Il 5 luglio di 70 anni fa nel Golfo di Gaeta un AB47 atterrava su una unità in mare, l'incrociatore Garibaldi. L'inizio della Aviazione di Marina con gli elicotteri Agusta
Golfo di Gaeta, 5 luglio 1953: per la prima volta un elicottero atterra a bordo di una nave della Maria Militare Italiana.
Un passaggio rilevante dal punto di vista storico e tecnico, che anticipa di pochi anni la rinascita della Aviazione di Marina, che era scomparsa nel periodo tra le due guerre mondiali.
E soprattutto quel giorno era la “prefazione” ad un capitolo importante anche per l’industria aeronautica italiana, con il grande successo dell’Agusta-Bell 47, l’elicottero realizzato a Cascina Costa di Samarate (accanto alle piste dell’aeroporto di Malpensa) e adottato da tanti enti diversi in Italia, destinato a tanti anni di servizio.
Ma facciamo un passo indietro.
Dalle origini dell’aviazione militare, le marine militari si dotarono subito di una loco componente aerea, soprattutto idrovolanti, al fianco degli eserciti (almeno fino agli anni della Grande Guerra).
Anche in Italia la Regia Marina aveva operato diversi mezzi e in un primo tempo aveva potuto continuare ad avere una sua flotta aerea anche dopo la costituzione della Regia Aeronautica, “l’arma azzurra” prediletta del fascismo, nel 1923.
Dal 1937 tutti gli aerei passarono alla Aeronautica, con un’apposita componente al servizio della Marina con equipaggi misti, imperniata su idrovolanti, in parte operanti da idroscali portuali (da quelli della penisola, come Brindisi, a quelli dell’Egeo, come Lero) e in parte imbarcati su incrociatori e corazzate (alla componente imbarcata si aggiunsero poi anche aerei “terrestri” Re-2000).
1953: nave della Marina, elicottero AMI
Nel Dopoguerra i mezzi aerei di spiccata vocazione navale (come gli Antisommergibili) ripresero ad operare con la nuova Aeronautica Militare Italiana, mentre la Marina rimase orfana della componente aerea.
Anche il 5 luglio 1953 il primo appontaggio – sull’incrociatore Giuseppe Garibaldi del 1936 – vide protagonista un Bell 47G dell’Aeronautica, ai comandi il tenente colonnello Giulio Marini che condusse l’elicottero su una piattaforma in legno appositamente installata.
AB-47G pronti alla consegna alla Agusta di Cascina Costa (VA), 1955Già prima della guerra 1940-45 la Marina aveva fatto sperimentazioni con mezzo ad ala rotante, anche se nella sua versione precedente, l’autogiro.
Risalgono infatti al 1935, le primissime prove fatte a La Spezia, impiegando l’incrociatore Fiume e un autogiro La Cierva C.30 (la fabbrica dell’ingegner La Cierva produsse i velivoli più efficienti in quegli anni, insieme ai Focke-Wulf e Focke-Achgelis usati dalla marina tedesca).
Prima ancora l’idea di un elicottero coinvolse nel 1920 anche l’ingegner Marchetti, che sviluppò un progetto per un mezzo da 1200 chili di peso, con motore Rhône da 110 cavalli e due rotori controrotanti.
Gli elicotteri Agusta-Bell e la rinascita dell’Aviazione Navale
Nel Secondo Dopoguerra le prime prove con l’incrociatore Garibaldi e gli elicotteri AMI aprirono la strada alla rinascita della componente aree della Marina, l’Aviazione Navale: il 17 maggio 1955 un primo nucleo di quattro piloti (di cui due ufficiali) e sette specialisti iniziò la formazione a Frosinone presso il Centro Elicotteri dell’AMI, per conseguire l’abilitazione sui nuovi elicotteri Agusta-Bell AB-47G, la versione prodotta su licenza da una dinamica azienda della provincia di Varese, la Agusta di Cascina Costa, ai margini dell’aeroporto di Malpensa.
E si arriva così al 1° agosto 1956, quando venne attivato il 1° Gruppo elicotteri della Maria alla base di Terrevecchie dentro all’arsenale di Augusta di Sicilia. Inizialmente dotata di soli tre AB-47G, l’unità crebbe poi a sette unità nel dicembre 1957.
Ai primi AB-47G si affiancarono e poi si sostituirono dal 1958 gli AB-47J.
Nel 1961 la fregata Luigi Rizzo costruita a Castellammare di Stabia fu la prima unità navale adatta ad ospitare un elicottero a bordo, con ponte di volo e hangar telescopico per il rimessaggio. Nello stesso periodo gli AB-47J da mezzi di collegamento e ricognizione divennero anche antisommergibili.
Gli AB-47 costruiti a Cascina Costa dalla Agusta furono un mezzo di gran successo, impiegati da tutte e tre le forze armate, dai Carabinieri, dai Vigili del Fuoco, dall’Azienda di Stato Foreste Demaniali oltre che dall’Agip. Rimase in produzione fino al 1976.
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