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Malpensa, i comitati propongono una mozione da portare nei comuni: “La politica discuta del Sic”

Pronto un testo a disposizione di tutti i consiglieri che vorranno portare avanti la battaglia: “Se gli amministratori del Parco del Ticino non vogliono decidere, la politica ne parli“

brughiera malpensa masterplan

La Rete dei comitati in difesa della brughiera di Malpensa ora puntano sui consiglieri comunali delle amministrazioni tra Varesotto e Milanese per riaffermare l’esigenza di portare avanti la creazione del Sic zps (Sito di interesse comunitario – zona di protezione speciale) della brughiera di Malpensa.

Dopo il rinvio del punto, deciso dall’assemblea degli enti locali che fanno parte del Parco del Ticino, la rete torna a far sentire la propria voce con una mozione a disposizione dei consiglieri comunali che vorranno farla votare nei rispettivi consigli.

Oreste Zanatto parte dalla petizione, firmata da almeno 10 mila persone, per riaffermare che «la brughiera della Malpensa come quella di Lonate e del Gaggio è qualcosa che ha aiutato a dare forza al pronunciamento di ben due ministeri che hanno deciso di non permettere l’invasione di cemento che comporterebbe l’allargamento del cargo».

Sono ben tre gli articoli della Costituzione a cui fanno riferimento i comitati: «L’art. 9 della costituzione che offre possibilità di tutela per le future generazioni della biodiversità. L’art. 32 tutela la salute e la salvaguardia di chi non può permettersi di curarsi. L’art.41 stabilisce che l’attività economica va svolta nel rispetto dell’ambiente e delle persone».

Il rinvio richiesto dal sindaco di Gallarate Andrea Cassani e da diversi comuni ed enti per Zanatto è «sintomo di una gestione verticistica del parco che ha fatto venire meno la democrazia. La mozione che presentiamo oggi è rivolta a tutti i consiglieri di tutti i livelli istituzionali. Vogliamo che si discuta in quelle sedi la richiesta di tutela. Chiediamo che si discuta della valutazione d’impatto ambientale dei due ministeri sulla proposta di masterplan 35. Sostenibilità, compatibilità, mitigazione non bastano. Servono scelte radicalmente diverse». E aggiunge: «L’Italia si deve allineare a quanto deciso da Parlamento Europeo sul ripristino dei sistemi naturali».

rete comitati difesa brughiera malpensa

Anna Armenio prosegue e approfondisce il ragionamento: «La relazione tecnica del Parco del Ticino ha aggiornato lo stato dell’arte sul sic. Questo lavoro non è stato valorizzato dall’amministrazione del parco. Regione Lombardia ha aperto un’istruttoria solo a giugno, su nostra richiesta con estremo ritardo. Stiamo parlando di proteggere un’area di 856 ettari tra Lonate, Castano e Nosate a fronte di un parco da oltre 91 mila ettari. Tutti stanno facendo la propria parte, ora tocca alla politica».

Laura Pastorelli, del comitato Salviamo gli alberi di Gallarate: «Questo voto del parco non blocca l’iter di riconoscimento. Quel voto non ha deciso niente. Chiediamo ai consigli comunali di muoversi. Non siamo contro lo sviluppo economico ma siamo per renderlo armonico e in base alle regole.

Infine è intervenuta anche Olivia Pastorelli: «Spesso si sentono definizioni della brughiera come terra brulla, degradata e di poco valore ambientale. La relazione fatta dal Parco del Ticino dice l’esatto contrario. È il lembo più meridionale dell’ecosistema alpino. Qui si vede il cambiamento climatico ed è ricco di flora e fauna che vivono qui e che rappresentano uno scrigno biodiversità. Da qui si ragioni per uno sviluppo diverso».

Anche Lipu, WWF, Legambiente e Fai, che da anni difendono questo habitat, rispondono ai commenti arrivati, nelle ultime settimane, da parte del mondo della politica e di alcune associazioni di categoria: «Ad un mese dalla pubblicazione del parere della Commissione Via, che vieta l’espansione dell’aeroporto nell’area della brughiera di Malpensa, abbiamo ascoltato veramente di tutto. Ma ora è necessario fare chiarezza, anche per evitare che l’Italia sia posta sotto procedura d’infrazione».

E concludono: «Proprio pochi giorni dopo il sì dell’Europarlamento alla Restoration Law – nuova importantissima legge sul ripristino degli habitat – sarebbe opportuno iniziare a muoversi velocemente, prima di incorrere in una procedura di infrazione: recepire il parere delle Commissione Via e lavorare perché la brughiera diventi parte della rete Natura 2000, come da anni chiedono le associazioni locali, il Parco del Ticino e tantissimi cittadini».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 18 Luglio 2023
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