Obiettivo Comune Gallarate contro la maggioranza sulla petizione: “Solo insulti. Non siamo sciure Maria”
Inn una nota la lista con tutto il direttivo chiede rispetto per la petizione contro il progetto del nuovo ospedale unico e solidarizza con il consigliere Massimo Gnocchi “per i continui attacchi ed insulti subiti“
Il direttivo di Obiettivo Comune Gallarate, a partire dal presidente Celeste Parachini dei consiglieri Betty Asnaghi, Stefano Matta, Marcello Stanzione, Gabriele Zanoni, Gianmarco Morazzoni, Enrico Maffiolin, esprime «totale sconcerto rispetto alle parole proferite in consiglio comunale di lunedì sera, in particolare da parte del primo cittadino, a proposito della petizione sull’Ospedale largamente sostenuta dai cittadini con migliaia di firme ed esprime a tale proposito la piena solidarietà al proprio consigliere comunale Massimo Gnocchi, per i continui attacchi ed insulti subiti da parte di tutti i rappresentanti della maggioranza durante i vari interventi».
La lista prosegue nella sua nota in cui stigmatizza la lettura data dai gruppi di maggioranza: «Inutile inseguire le pretestuose letture del testo della petizione date dai partiti della maggioranza e dai loro rappresentati sostenuti, in questa voluta mistificazione della verità, anche da una testata giornalistica online, poiché il testo è chiarissimo».
OCG sostiene che «nella petizione non viene chiesto da nessuna parte di avere tre ospedali, ma si sottolinea la necessità di mantenere in vita l’ospedale di Gallarate ed i suoi servizi essenziali ed ambulatoriali e si chiarisce la contrarietà ad un ospedale unico senza opporsi ad un eventuale ospedale nuovo di eccellenza, nel caso in cui la Regione volesse costruirne uno. Viene infatti chiaramente domandato che venga ripensato il progetto di “Ospedale Unico” (che prevede la chiusura del Sant’Antonio Abate) in un eventuale “Ospedale Nuovo” di eccellenza, a condizione che il nostro nosocomio di Gallarate resti operativo per i servizi suddetti. Proposta, questa, peraltro esattamente in linea col nostro programma elettorale. La gente firma perché ha capito cosa chiede la petizione ed è l’unica cosa che conta. Il nostro pensiero di ringraziamento e grande solidarietà va ai 5600 (ultimo aggiornamento) firmatari della petizione, costituiti da gallaratesi e cittadini dei comuni limitrofi, ingiustamente e dispregiativamente definiti “sciure Maria”».
La lista conclude la nota chiedendo rispetto per «cittadine e cittadini di cui fanno parte operatori sanitari, medici, laureati, professionisti, studenti, commercianti, artigiani, pensionati, ecc, la cui capacità di comprensione e raziocinio è stata ingiustamente messa in discussione; cittadini e cittadine tutti uniti nel chiedere a gran voce attenzione, risposte concrete e fatti sul futuro della loro sanità pubblica locale».
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