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Per l’ospedale di Gallarate “in un mese raccolte 7500 firme”

Si chiude luglio, il mese della raccolta firme per l’ospedale di Gallarate: a che punto siamo? «Siamo a 7500 firme, esserci arrivati al 26 luglio è straordinario» dice Massimo Gnocchi, il consigliere della civica Obiettivo Comune Gallarate che ha lanciato la petizione, che inizialmente aveva come obiettivo 5mila firme.

Il risultato ad oggi è già di un 50% in più dell’obiettivo iniziale, anche se andranno avanti fino alla fine di settembre. Per certi versi alla petizione ha fatto buon gioco non solo l’attenzione al tema (innalzatasi notevolmente da maggio, con le notizie su cardiologia e radiologia) ma anche le critiche stesse al testo della petizione, per il testo considerato – soprattutto dal centrodestra – ambiguo.

Fatto sta che nelle piazze la raccolta sta avendo riscontro, anche per il confluire – non scontato – di altre realtà che da tempo si battono contro l’ospedale unico, come i due diversi comitati.

«Abbiamo “in casa” 335 moduli compilati» aggiunge Gnocchi. «Ieri [26 luglio, ndr] eravamo a 7500 firme: arrotondiamo sempre per difetto, perché abbiamo ancora 150 moduli in giro affidati a singoli ed esercizi commerciali». Mostra le pigne di fogli con le firme, che saranno portate in Regione.

«Volevamo arrivare al 30 settembre con 5mila firme, sembrava un scommessa difficile. Ma questa cosa è esplosa in modo straordinario e ora abbiamo alzato il tiro. Anche a fronte della accelerazione imposta dalla Regione». Il riferimento è all’incontro di lunedì 24 luglio in cui i sindaci di Busto e Gallarate e il presidente di Regione Attilio Fontana hanno condiviso il testo del rinnovato Accordo di Programma, in vista della firma definitiva prevista per metà ottobre, dopo i passaggi al Pirellone e nei consigli comunali.

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Da questo punto di vista Gnocchi ricorda anche che  da un punto di vista formale «la riassunzione della procedura [passaggio tecnico amministrativo necessario] ancora non è pubblicata, vedremo se ci sarà dopo il prossimo passaggio di giunta regionale».

Nel frattempo settimana scorsa il tema è stato dibattuto in modo acceso anche in consiglio comunale, con uno scontro aperto tra il sindaco Cassani e lo stesso Gnocchi. Su questo è intervenuto il direttivo della lista civica OCG, con un comunicato:

Il direttivo di OCG esprime totale sconcerto rispetto alle parole proferite in consiglio comunale di lunedì sera, in particolare da parte del primo cittadino, a proposito della petizione sull’Ospedale largamente sostenuta dai cittadini con migliaia di firme ed esprime a tale proposito la piena solidarietà al proprio consigliere comunale Massimo Gnocchi, per i continui attacchi ed insulti subiti da parte di tutti i rappresentanti della maggioranza durante i vari interventi.

Inutile inseguire le pretestuose letture del testo della petizione date dai partiti della maggioranza e dai loro rappresentati sostenuti, in questa voluta mistificazione della verità, anche da una testata giornalistica online, poiché il testo è chiarissimo.
Nella petizione non viene chiesto da nessuna parte di avere tre ospedali, ma si sottolinea la necessità di mantenere in vita l’ospedale di Gallarate ed i suoi servizi essenziali ed ambulatoriali e si chiarisce la contrarietà ad un ospedale unico senza opporsi ad un eventuale ospedale nuovo di eccellenza, nel caso in cui la Regione volesse costruirne uno.

Viene infatti chiaramente domandato che venga ripensato il progetto di “Ospedale Unico” (che prevede la chiusura del Sant’Antonio Abate) in un eventuale “Ospedale Nuovo” di eccellenza, a condizione che il nostro nosocomio di Gallarate resti operativo per i servizi suddetti. Proposta, questa, peraltro esattamente in linea col nostro programma elettorale.

La gente firma perché ha capito cosa chiede la petizione ed è l’unica cosa che conta.

Il nostro pensiero di ringraziamento e grande solidarietà va ai firmatari della petizione, costituiti da gallaratesi e cittadini dei comuni limitrofi, ingiustamente e dispregiativamente definiti “sciure Maria”.
Cittadine e cittadini di cui fanno parte operatori sanitari, medici, laureati, professionisti, studenti, commercianti, artigiani, pensionati, ecc, la cui capacità di comprensione e raziocinio è stata ingiustamente messa in discussione; cittadini e cittadine tutti uniti nel chiedere a gran voce attenzione, risposte concrete e fatti sul futuro della loro sanità pubblica locale.

Il direttivo OCG

presidente Celeste Parachini
conss. Betty Asnaghi, Stefano Matta, Marcello Stanzione, Gabriele Zanoni, Gianmarco Morazzoni, Enrico Maffiolini.

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Pubblicato il 27 Luglio 2023
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