Dopo i primi cinque alberi, a Cassano nei prossimi giorni ne saranno tagliati altri sette
Oltre ai cinque indicati come destinati all'abbatimento dall'agronomo, si è deciso di procedere anche sugli altri sette, anche in vista del rifacimento della piazza. Critiche dall'opposizione: "Progetto mai visto"
I primi cinque tigli sono “venuti giù” in un giorno, già privati delle chiome al mattino. Ma a breve saranno abbattuti gli altri alberi del filare Nord di piazza 25 aprile a Cassano Magnago verranno tagliati: «Proseguiremo nei prossimi giorni con gli altri sei alberi indicati dalla relazione dell’agronomo» conferma l’assessore ai lavori pubblici Rocco Dabraio.
La premessa è che gli alberi del filare Nord della piazza – quello di sinistra, l’unico toccato – sono stati divisi in due categorie nella relazione dell’agronomo incaricato risalente a giugno: cinque da abbattere immediatamente e altri sei per cui vi è la «necessità» di «apposizione di tiranti di consolidamento». Ma la delibera comunale aveva già indicato che la soluzione sarebbe stato l’abbattimento dell’intero filare, destinate ad essere sostituite da altri alberi coetanei.
«L’intervento con tiranti avrebbe un costo e non ci dà garanzie sul fatto che sia risolutivo» dice Dabraio. Che aggiunge anche un altro elemento: si può pensare una piazza – uno spazio urbano da vivere – con la presenza di tiranti e altre strutture di sostegno?
Per questo la decisione è presa, rimarranno solo le piante del filare Sud (piantate con la creazione della piazza, che fino al 1951 era stazione del tram per Gallarate): anche il dodicesimo albero del filare Nord (sano) verrà tagliato, per garantire poi la ripiantumazione con piane “coetanee”, si legge nella delibera.
Quanto alla definizione dello spazio urbano, la questione è rinviata al prossimo progetto, destinato ad essere presentato «a ottobre», dice ancora Dabraio.
Sul legame tra taglio e progetto futuro interviene anche il consigliere d’opposizione Tommaso Police, che ha contestato specificamente anche questa scelta: «Oltre ad essere grave conseguenza della mancata/scarsa manutenzione, l’abbattimento dei Tigli è una scelta ben precisa finalizzata alla trasformazione della piazza. Si tratta di una decisione presa senza nemmeno presentare il progetto in Commissione e facendo pubblicare dalla stampa uno schizzetto. Il tutto senza un minimo di confronto con le opposizioni e senza il coinvolgimento della cittadinanza».
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