Italia-Svizzera a Bedero: i campioni del mondo 1995 ruggiscono ancora
I campi di Brezzo di Bedero hanno ospitato una eccezionale sfida dal sapore revival, racconta con la consueta passione Roberto Bramani Araldi
Il sabato 5 agosto 2023 non sarà facilmente archiviato a Brezzo di Bedero come una pratica scontata da inserire in un faldone anonimo: il 4° Memorial Romano Luini sarà inciso nella memoria del fantastico, numeroso e competente pubblico accorso massicciamente alla manifestazione, come un evento di altissimo livello, non solo celebrativo, ma soprattutto spettacolare per la qualità di gioco esibita durante gli otto set disputati.
L’idea di Massimiliano Chiappella di ricordare ancora una volta il suo mentore Romano con qualcosa di speciale, di mai visto, ha ottenuto un riconoscimento tangibile nella passione che ha suscitato in tutto il territorio. Del resto non è cosa di tutti i giorni poter vedere dal vivo alcune dei simboli più suggestivi della storia recente dello sport delle bocce calcare i campi della sponda lombarda del Lago Maggiore, della Bocciofila Bederese posta ai ”confini dell’impero”.
Il fatto eclatante è rappresentato dall’arresto del tempo: il campionissimo Dante D’Alessandro ha dimostrato senza alcuna possibile perplessità che la sua classe cristallina, capace di supportarlo nella conquista di ben quindici titoli mondiali, non si era appannata di fronte allo scorrere del fiume delle stagioni, anzi. La sequela di accosti perfetti, di bocciate al limite della perfezione, ha deliziato anche il più raffinato dei palati degli astanti assiepati lungo le due corsie di gioco.
E non è che gli altri siano rimasti distanti, Antonini aveva deciso di dimostrare che il miglior volista al mondo era ancora saldamente in arcione per cui ha sciorinato una serie impressionante di bocciate di volo, dimostrando di poter colpire da qualsiasi parte del campo con la giusta angolazione per trascinare boccia e sovente pallino nella direzione programmata, mentre Bagnoli faceva il docente emerito per tenere una prolusione sulla tecnica dell’accosto, veramente una calamitante visione seguire le sue bocce che inevitabilmente, con grazia, andavano ad accarezzare il pallino e lì si fermavano.
E Chiappella? Qualcuno poteva immaginare che il campione di Brenta, adorato da tutto il varesotto, potesse sentire il peso di un revival mondiale e del senso del ricordo di Romano Luini? Non è stato così. Concentrato, preciso come sempre nelle sue giocate, si trattasse di accosto o di tiro, non ha permesso agli avversari di poter sperare in qualche suo passaggio a vuoto.
Gli svizzeri? La nazionale che sempre ha impensierito i colori italici è stata stritolata malgrado le prestazioni lusinghiere di Regazzoni, che ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, le sue notevoli potenzialità. Inserito come bocciatore, sia in terna sia in coppia, non ha commesso praticamente errori con percentuali di assoluta eccellenza, dimostrando che i recenti titoli europei juniores conquistati a Roma avevano una consistente base di padronanza di ogni dettaglio tecnico.
I due Catarin e Rossi Flavio non hanno affatto demeritato, solo qualche minuscola sbavatura che gli assi italiani non hanno mai perdonato.
La ripresa televisiva di Avelia, con il maxi-monitor all’esterno del bocciodromo che ha permesso al pubblico che non poteva raggiungere una posizione adeguata di assistere decentemente alla competizione, ha rappresentato un ulteriore valore aggiunto, ulteriormente incrementato dall’esemplare presentazione iniziale di un prorompente Giorgio Macellari, poi brillante telecronista coadiuvato dal campione Pasquale D’Alterio. L’impeccabile servizio di ristorazione, con annesso rinfresco finale, approntato dalla Pro Loco di Roberto Ziliani ha completato degnamente la manifestazione.
Numerose le Autorità che hanno nobilitato la fase finale delle premiazioni, dal sindaco di Brezzo di Bedero Daniele Boldrini, al sindaco di Luino Enrico Bianchi e al sindaco di Porto Valtravaglia Ermes Colombaroli, al presidente della Federazione Svizzera Bocce Aldo Gianuzzi, al Delegato e Consigliere regionale FIB Guido Bianchi, oltre a un numero imprecisabile di presidenti delle Società boccistiche non solo limitrofe.
Per concludere una nota particolare di apprezzamento alla Banda di Bosco/Germignaga, diretta dal Maestro Domenico Campagnani, che ha allietato con apprezzati pezzi il pubblico prima dell’inizio della contesa e ha eseguito in modo ineccepibile i due inni nazionali.
Hic sunt leones, locuzione latina per designare zone geografiche inesplorate dell’Africa, a Brezzo di Bedero ci sono stati i leoni del 1995 e ruggiscono ancora, perbacco se ruggiscono!
Roberto Bramani Araldi
PILLOLE DI BOCCE
04 agosto – Monte Nudo Brenta – finale regionale serale individuale BCD
- Trivini – Casciago (VA)
- Bortolotti – San Cassano (VA)
- D’Andrea – Malvestiti (MI)
- Basso – Cuviese (VA)
05 agosto – Bederese – Incontro Internazionale Celebrativo
Italia campioni del mondo 1995 – Svizzera 7-1
D’Alessandro (IT) – Catarin Tiziano (CH) 8-4 8-3
Antonini/Bagnoli/Chiappella (IT) – Catarin Rossano/Rossi/Regazzoni (CH) 8-1 8-6
Chiappella/D’Alessandro (IT) – Catarin R./Catarin T. (CH) 8-3 8-2
Antonini/Bagnoli (IT) – Regazzoni/Rossi (CH) 8-4 7-8
D.T. Italia – Antonio Riva
D.T. Svizzera – Marco Regazzoni
Direttore di gara – Domenico Gatta
Arbitri – Cosimo Nacci, Nerino Villa
06 agosto – Basso Verbano – Nazionale individuale categoria A
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