Danni del maltempo alle scuole, Astuti (Pd): “Ristori scarsi, solo per alcuni comuni e tempi biblici”
Il consigliere regionale del Pd denuncia la lentezza della giunta e la scarsità di fondi messi a disposizione per riparare le scuole danneggiate dal maltempo di fine luglio
«I comuni ristorati in provincia di Varese sono stati 6 a fronte di 27 che non hanno ricevuto rimborsi, ma hanno anticipato i fondi. Tra questi, alcuni importanti centri come Saronno, che, usando risorse comunali, ha stanziato circa 1,5 milioni di euro. Chissà se il presidente della Giunta regionale, che si è fatto fotografare all’inaugurazione dell’anno scolastico, è andato in una delle tante scuole lombarde danneggiate dai nubifragi di quest’estate e per le quali gli enti locali hanno chiesto aiuti alla Regione che non arrivano?», è una domanda retorica quella di Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd, che, nell’ultima seduta d’aula, ha ascoltato la risposta della Giunta a un’interrogazione dei dem proprio sui finanziamenti regionali urgenti destinati agli istituti scolastici, attivati dagli enti locali, colpiti dagli eventi meteorologici intensi e che non hanno fatto ricorso alla procedura della cosiddetta ‘somma urgenza’.
Nell’interrogazione il Gruppo del Pd spiegava che la Giunta regionale ha deliberato una misura straordinaria di sostegno ai Comuni per i lavori realizzati proprio con la modalità della ‘somma urgenza’, quindi quelli il cui differimento metterebbe a rischio la pubblica incolumità e che riguardano immobili di proprietà comunale destinati esclusivamente a servizi educativi per l’infanzia e a scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
«In Lombardia sono stati segnalati, da parte di 457 enti territoriali, danni per oltre 1,7 miliardi di euro, di cui 299 milioni per danni relativi al comparto pubblico e oltre 1.426 milioni per il comparto privato – fa sapere Astuti –. Ma i criteri fissati dalla delibera hanno consentito il finanziamento di soli 157 interventi di somma urgenza, richiesti da 45 Comuni, per un totale di circa 3,3 milioni di euro. La conseguenza è stata che gli enti locali hanno dovuto anticipare le spese, ingenti, e non sono ancora stati ristorati dalla Regione».
Nello specifico, in provincia di Varese, i Comuni che hanno chiesto il sostegno della Regione sono stati Busto Arsizio, Cadegliano-Viconago, Cairate, Caronno Pertusella, Cardano al Campo, Casalzuigno, Cassano Valcuvia, Castellanza, Castelveccana, Cavaria con Premezzo, Cislago, Cunardo, Fagnano Olona, Gallarate, Gerenzano, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Lonate Ceppino, Marnate, Oggiona con Santo Stefano, Origgio, Saronno, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Tradate, Uboldo, Venegono Inferiore. I Comuni che hanno ricevuto i ristori sono stati Cairate, Cislago, Gerenzano, Lonate Ceppino, Tradate e Uboldo.
«A fronte di tutto ciò, rispondendo alla nostra interrogazione, la Giunta ha ammesso che le tempistiche saranno lunghissime. Ha riconosciuto l’urgenza, ma parla ancora di individuare un commissario, redigere un piano, effettuare una ricognizione, ed è già passato un mese e mezzo. Oggettivamente la Regione non si sta dimostrando efficiente. In più, si nasconde dietro l’attesa dell’intervento di Roma e delle poche risorse già destinate. Insomma, il centrodestra fa tanta enfasi sull’autonomia, qui abbiamo tutta la filiera degli enti locali che chiedono aiuto e poi, alla prova dei fatti, non c’è nessun riscontro».
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