Genitori, alunni e maestre allontanano le auto a colpi di pennello dalla scuola Marco Polo di Busto Arsizio
La strada davanti all'istituto di via Cavalier Azimonti diventa uno spazio libero dal traffico. Il progetto di urbanismo tattico è stato realizzato dalla rete "Il domani che vorrei" insieme all'amministrazione comunale
Il rientro a scuola per i piccoli alunni della scuola Marco Polo di Busto Arsizio è stato decisamente colorato e più sicuro, questa mattina, lunedì. Nella giornata di ieri, infatti, un gruppo di associazioni e cittadini attivi, sotto la sigla “il Domani che Vorrei” e in collaborazione con i bambini, i genitori e le maestre della scuola ha realizzato la nuova piazza scolastica permanente.
Questa realizzazione è frutto di un impegno durato due anni, che ha coinvolto la comunità locale e il Comune di Busto Arsizio, in particolare l’assessorato alla Mobilità sostenibile guidato da Salvatore Loschiavo, che ha sostenuto attivamente il progetto fornendo il supporto necessario e acquistando gli arredi.
Il progetto è nato quando il gruppo “il Domani che Vorrei” ha proposto di intervenire con un approccio di urbanistica tattica per migliorare lo spazio esterno alla scuola elementare “Marco Polo.” Il Comune ha accettato immediatamente la sfida, candidando la scuola come sede di questo ambizioso progetto. È stato il punto di partenza per un coinvolgimento diretto delle maestre, dei genitori e soprattutto degli alunni, che hanno immaginato come avrebbero voluto il loro spazio ideale. Il loro sogno era allontanare le automobili per creare un ambiente pieno di giochi, colori, piante e panchine. L’iniziativa è stata, quindi, inserita tra quelle della Settimana europea della mobilità sostenibile che è in corso in città.
L’assessore Loschiavo ha dichiarato: «Questo intervento nasce dall’incontro tra la legittima richiesta della scuola di migliorare la sicurezza degli alunni e l’entusiasmo travolgente delle associazioni, che dimostrano un sincero interesse per il futuro della città. I bambini sono stati i veri protagonisti, ma l’intera comunità ha collaborato attivamente. Il risultato è straordinario: un luogo che una volta era dominato dalle automobili è stato trasformato in uno spazio pubblico colorato e accogliente, dove cresce il senso di comunità».
La nuova piazza scolastica è uno spazio pedonale sicuro e colorato, dove i bambini e i genitori possono ora aspettare l’inizio delle lezioni senza doversi preoccupare del traffico. Questo progetto rappresenta il culmine di un anno di partecipazione attiva e pianificazione, con la comunità locale che ha dimostrato un profondo attaccamento al proprio spazio pubblico.
L’architetto Giovanni Mandelli, portavoce della rete “il Domani che Vorrei,” ha commentato: «Questa è una testimonianza di come una comunità possa prendersi cura del proprio spazio pubblico. L’obiettivo del progetto è creare uno spazio sicuro, colorato e stimolante che favorisca la mobilità attiva, la socializzazione e il gioco tra i bambini. L’apprendimento dei bambini non si limita alle aule scolastiche, ma si estende anche all’ambiente circostante. Se lo spazio è bello e invitante, i bambini possono immaginare una città bella e inclusiva. E se i bambini partecipano alla creazione dello spazio, saranno più motivati a prendersene cura e a valorizzare il concetto di spazio pubblico come bene comune».
Nei prossimi giorni, verranno installati portavasi, panchine e un nuovo portabiciclette per completare la trasformazione della piazza scolastica. L’inaugurazione ufficiale è prevista nei giorni successivi, un momento che sicuramente celebrerà il risultato straordinario di un’intera comunità che ha lavorato insieme per trasformare un semplice spazio in un luogo speciale. Questo progetto rappresenta un esempio ben riuscito di come la partecipazione attiva e la collaborazione possano migliorare la qualità della vita nelle nostre città e coinvolgere i cittadini di tutte le età nel processo di trasformazione urbana.
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