Pagelle Pro Patria: Colombo stecca al via, Stanzani si illumina tardi, Lombardoni tradisce
Esordio tentennante per la squadra di Busto Arsizio, sconfitta da una Giana Erminio più organizzata e cinica: a suonare la carica sono i due giovani Citterio e Piran
Le pagelle di Pro Patria – Giana Erminio (1-2), giornata #1 del Girone A di Serie C.
I ragazzi della Martesana festeggiano il ritorno in Serie C espugnando lo Speroni di Busto Arsizio senza particolari problemi, trovando due volte in vantaggio a ridosso dei cooling-break.
Per i tigrotti bianco-blu tante, troppe, seconde palle perse nelle lotte a centrocampo e scarsa rifinitura nei confronti delle due punte, praticamente mai innescate se non dai calci piazzati.
Le pagelle della Pro Patria:
Rovida 5.5 – Si presenta all’esordio con una buona uscita su Fumagalli lanciato a rete, cosa che ben fa sperare. Al 23′ non è del tutto esente da colpe in occasione del gol di apertura del match (pur vero che la deviazione della barriera lo trae in inganno). A volte insicuro con i piedi in impostazione, tanto risultare quasi spericolato. Un ossimoro.
Vaghi 5 – Dopo la crescita della scorsa stagione con Vargas, Colombo gli concede subito e a ragione una maglia da titolare ma le cose non vanno per il verso giusto. Male tatticamente, ancor peggio nel palleggio (il pubblico a fine primo tempo mugugna sonoramente per un lancio lungo nella terra di nessuno al posto di uno scarico facile su Piran). Unica nota positiva è la trappola del fuorigioco fatta scattare più volte nel finale quando la squadra è sbilanciata. Troppo poco.
Lombardoni 5 – Nel momento del bisogno la Pro viene tradita dal suo comandante, fatale l’errore che trasforma l’azione da offensiva a difensiva nella porta sbagliata: Fall ringrazia, raccoglie, scappa e insacca alle spalle di Rovida. Graziato inoltre da Vingo nella ripresa per un fallo tattico a campo aperto. Insomma, avvio da rivedere in un paio di episodi.
dall’87’ Zanaboni SV – Appena dieci minuti complessivi (di cui 7 di recupero) a schemi saltati e un’occasione sui piedi. Poteva essere l’esordio da sogno, poteva.
Moretti 5+ – Sulla sua zucca almeno un paio di occasioni per pareggiare da palla inattiva, ma le sue “incornate” sono tutte fuori dallo specchio dalla porta. Assiste impotente insieme a Citterio alla discesa di Fall che vale la sconfitta.
Falsa partenza per la Pro Patria: a Busto vince la Giana Erminio
Piran 6 – Impalpabile per gran parte del primo tempo, l’esterno destro si riscatta nella ripresa suonando la carica con diverse discese e un tiro potente da fuori area, da cui scaturisce il calcio d’angolo del pareggio.
dal 72′ Renault 6 – Come spesso succede agli ultimi arrivati, l’esterno gioca una partita più di istinto che di armonia col resto del gruppo. Si affida alle proprie capacità che non lo fanno sfigurare sia in attacco che in difesa, a risultato già compromesso.
Marano 6 – Colombo si affida alla sua esperienza e lo posiziona nel ruolo che più preferisce, mezzala, dove, alla lunga, fa vedere le sue qualità. Nel secondo tempo agisce infatti da raccordo tra difesa e centrocampo conquistando un paio di punizioni importanti, non tanto per la posizione (la maggior parte nel terzo centrale del campo) quanto per l’inerzia della gara, che fino a quel momento era stata sempre a favore della Giana, vincitrice di tutte le seconde palle. Esce dal campo presto, ma, nonostante tutto, forse Colombo non sbaglia mossa. Diesel.
dal 62′ Citterio 6+ – Il calcio è uno sport molto, troppo, episodico, è vero, ed è per questo gli dei del pallone alla fine premiano sempre gli spietati dell’area di rigore. Tuttavia, metterlo in croce per l’errore dentro appena prima del gol vittoria della Giana sarebbe ingiusto nei confronti di un calciatore che da quando è arrivato a Busto Arsizio si è già dovuto destreggiare in tre ruoli (seconda punta, esterno e mezzala). Il suo dinamismo a centrocampo aiuta molto la squadra a farsi vedere anche a quelle latitudini, la porta avversaria, che fino a quel momento sembravano quasi un miraggio per i tigrotti. Per sbagliare bisogna almeno creare.
Mallamo 5 -Vanifica i pochi alti (un paio di imbucate da vero playmaker) della sua partita con un grossolano errore in uscita sulla trequarti difensiva che comprometterà la gara sua (3/4 di gara da ammonito in un ruolo che scotta) e del resto della squadra, ovvero la punizione di Fumagalli valida per lo 0-1 della Giana.
Nicco 5+ – Con Fietta squalificato è lui il capitano ma la fascia al braccio non sembra né rinvigorire né responsabilizzare il #10. Trai desaparecidos della Pro Patria, almeno fino all’intervallo. Poi inverte la rotta insieme a il gruppo. Sembra più accodarsi al gruppo anziché trainarlo.
dal 72′ Pitou 6 – Parte, a sorpresa, dalla panchina dimostrando però al mister di poter essere una valida pedina in ogni ruolo, anche a centrocampo. Perché la qualità non è acqua, e lui ne ha da vendere. Giocatore con visione, a volte anche in eccesso per la categoria. Ad ogni modo più utile che dannoso, ma non sempre seguito dal resto della squadra sulla trequarti.
Ndrecka 6- – Prova invano a spingere sulla sua corsia anche a corso di prendersi un giallo per un inutile battibecco a ridosso della fine. Al netto di una prestazione comunque sufficiente la sensazione è quella di aver fornito più fumo che arrosto. Tanta corsa sì, ma senza mai pungere.
Stanzani 6+ Si accende per siglare un gol di davvero pregevole fattura, che vale il momentaneo 1-1. Tocca pochissimi altri palloni: è molto penalizzato dal gioco dei suoi che preferiscono i lanci lunghi alla costruzione dalle sue zolle di campo. Molto più finalizzatore che rifornitore: qualcosa non torna negli equilibri della squadra.
Castelli 5.5 – Il suo compito sarebbe quello di tenere alta una squadra dal baricentro bassissimo. Non proprio il task più congeniale a un cobra dell’area di rigore: e infatti riesce a portare a termine la sua missione davvero poche volte, ma sarebbe scorretto non sottolineare la voglia che ci mette in ogni contrasto con Ferrante, quest’ultimo netto vincitore del duello. Lo spirito è forte, la carne … non abbastanza.
dal 72′ Parker 6 – Decisamente più a suo agio rispetto a Castelli nel piano partita. Sarà fondamentale per la stagione, dopo averne saltata una interna per un brutto infortunio.
All. Colombo 5 – Si aspettava un approccio diverso dai suoi, soprattutto dal punto di vista motivazionale. Dalla panchina è bravo a tenere sempre aperto un canale di dialogo col campo e a richiama spesso i suoi 11 all’ordine, alla calma, per non indurre i suoi in frenetiche tentazioni. Quello che manca davvero alla squadra però è qualche idea strutturata più efficace della mera ricerca della punta per uscire dalla metà campo, al netto di una serie importante di assenze (Fietta, Saporetti e Bertoni su tutti).
Pro Patria sconfitta, Colombo amaro: “Sbagliato nel primo tempo, confusionari nel finale”
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