Ryanair annuncia nuove rotte da Malpensa e Orio. E polemizza con il governo
Tra le nuove destinazioni previste su Milano molto Nord ed Est Europa. Ma soprattutto la compagnia attacca sul "calmiere" alle tariffe imposto dal governo, minacciando nuovamente di ritirarsi dal mercato
Ryanair ha lanciato oggi il suo operativo per l’inverno 2023/24 su Milano (Orio al Serio-Bergamo e Malpensa) con due nuovi aerei e dieci nuove rotte internazionali . E polemizza con il governo, sul “calmiere” sulle rotte aeree interne all’Italia.
Lr nuove rotte annunciate sono per Belfast, Bruxelles-Charleroi, Cluj, Iasi, Kaunas, Lanzarote, Lublino, Rovaniemi, Tenerife e Tirana, oltre ad un aumento delle frequenze su altre 30 rotte, incluse destinazioni ideali per city break come Alicante, Barcellona, Malaga, Marrakech, Valencia e Vienna.
Le novità da Malpensa includono Lanzarote, Tenerife e Bruxelles Charleroi, mentre non viene più operata Aarhus.
Ryanair baserà un nuovo aereo B737 in ciascuno degli aeroporti di Bergamo e Malpensa per l’inverno ’23/24 (con un investimento di 200 milioni di dollari) portando a 30 aeromobili la flotta totale della compagnia su Milano.
L’investimento viene fatto con una dose di polemica, rispetto all’intervento del governo che “interferisce sulla libertà delle compagnie aeree di fissare tariffe basse sulle rotte nazionali”: la scelta di un ‘calmiere’ ha unito anche la rivale Easyjet nelle lamentele contro la scelta dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
«Mentre incrementiamo le rotte internazionali da/per Milano quest’inverno, la crescita interna italiana è messa a repentaglio dal decreto illegale del Governo che limita la libertà delle compagnie aeree di fissare tariffe aeree basse. La legge europea garantisce alle compagnie aeree la libertà di fissare i prezzi più bassi o più alti, e nessun decreto italiano può limitare questa normativa» lamenta Micheal O’Leary, numero uno di Ryanair, che solo pochi giorni fa si è anche preso una torta in faccia (da due arrivisti del clima) nel corso di una polemica conferenza stampa a Bruxelles, mentre posava di fianco a un cartonato di Ursula von der Leyen, polemizzando questa volta contro gli scioperi dei controllori di volo.
O’Leary con Andrea Tucci vicepresidente di Sea«Questo decreto illegale danneggerà il traffico nazionale italiano poiché incoraggerà le compagnie aeree, come Ryanair, a ridurre i voli/capacità sulle rotte nazionali (che sono soggette al decreto) ed a trasferire voli/capacità su rotte internazionali da/per Milano e Roma dove e’ ancora possibile fissare i prezzi liberamente. Questo decreto porterà solo meno voli e tariffe più alte per Sardegna e Sicilia».
Già nei giorni scorsi lo scambio con il governo era stato piuttosto acceso: «L’Italia è un paese sovrano: non si fa ricattare da alcuno» ha detto il ministro per le Imprese Adolfo Urso. «E’ difficile parlare e argomentare se uno non ha conoscenze giuridiche e legali. Siamo disponibili ad assisterlo su questo. Una compagnia che è stata sanzionata 11 volte dall’Autorità che regola la concorrenza e il mercato per aver violato in questo Paese per 11 volte le regole del mercato e calpestati i diritti dei consumatori, vada in tribunale».
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