La “grande Malpensa” compie 25 anni: era il il 25 ottobre del 1998 il giorno in cui divenne pienamente operativo il Terminal 1, la nuova aerostazione, cardine del progetto “Malpensa 2000”.

L’aeroporto di Malpensa, in sé, esisteva già. L’attività aviatoria era iniziata quasi novant’anni prima, l’aeroporto civile avrebbe compiuto cinquant’anni pochi giorni dopo, avendo iniziato i voli nel novembre 1948.

Ma la “grande Malpensa” cambiava completamente il volto dello scalo: da aeroporto dedicato ai voli intercontinentali, lo “scalo della brughiera” era destinato a diventare – non senza resistenze da parte di una parte del mondo milanese – principale scalo di Milano, soppiantando il Forlanini di Linate.

Il nuovo aeroporto aprì ancora con qualche limitazione, la principale delle quali era rappresentata dall’assenza del collegamento ferroviario, il Malpensa Express, che sarebbe arrivato solo sette mesi dopo, a maggio 1999. Il tema dei collegamenti con Milano fu a lungo tema di polemica, anche se nel frattempo molto è migliorato, con il prolungamento della superstrada 336 (dal 2008 connessa anche con la A4) e con il progressivo potenziamento del servizio ferroviario (tunnel di Castellanza, nuova ferrovia per Gallarate-Rfi in costruzione).

Il piano di sviluppo di Malpensa fu poi segnato, a meno di dieci anni dall’apertura, dal “dehubbing” di Alitalia, che aprì una fase di crisi, prima tamponata dal progetto Lufthansa Italia – poi naufragato – e poi con una politica che ha favorito l’insediamento dei voli a lungo raggio soprattutto verso l’Oriente.

Anche se il grosso dei numeri viene da Easyjet, che ha a Malpensa la principale base dell’Europa continentale (con centro di addestramento del personale) e ha trovato casa al Terminal 2, l’unico in servizio fino all’ottobre 1998, recentemente riqualificato post-pandemia.

 

Il 21 novembre è il “compleanno” di Milano Malpensa