Al via a Carnago il cantiere del nuovo polo dell’infanzia 0-6, paga il Pnrr
L'intervento consentirà di concentrare in un'unica nuova struttura la scuola dell'infanzia e il nido. Investimento da quasi 45milioni di euro, previsto un anno di lavori
Parte a Carnago il cantiere del nuovo polo dell’infanzia 0-6 anni: un intervento pagato interamente dai fondi del Pnrr, quarta missione (Istruzione e ricerca): è una notizia non solo per il paese tra le colline, ma anche perché è tra i primissimi, veri cantieri partiti nel Varesotto, tra tanti progetti finanziati.
Giovedì mattina in via Ronco si è tenuta la cerimonia di consegna formale del cantiere, alla presenza della sindaca Barbara Carabelli e dell’assessore Roberto Vezzani, oltre che dei tecnici comunali e dell’impresa che realizzerà il nuovo polo, la Castigliola Antonio di Casarile.
«L’opera non è nata da pochi ma dal lavoro di un gruppo, ringrazio l’ufficio tecnico guidato dal geometra Connie Chianese e tutte le imprese coinvolte» ha detto Carabelli.
La consegna lavori è un atto formale e reale: il documento è stato sottoscritto dal geometra Connie Chianese (responsabile unico di progetto), dall’architetto Stefano Santomenna (direzione lavori) e da Alberto Costigliola dell’impresa. A seguire anche il simbolico avvio dei lavori, con la sindaca “armata” di badile, affiancata dagli operai che da lunedì inizieranno a mettere mano al nuovo polo.
Un polo da 22mila metri quadri
L’intervento sarà realizzato su 22mila metri quadri complessivi dell’area del campo sportivo di via Ronco, di questi 2014 mq sono quelli coperti. Sarà una struttura moderna, con mensa interna e con tutte le tecnologie di sostenibilità ambientale, dai pannelli solari al recupero delle acque piovane, comprenderà anche uno spazio esterno per gestire in sicurezza il momento in cui le famiglie accompagnano o recuperano i bambini. Complessivamente – stando ai numeri di oggi – accoglierà 150 bambini della scuola dell’infanzia, 45 del nido e una trentina di operatori.
Nel video la sindaca Barbara Carabelli illustra la logica dell’intervento, che risponde alle esigenze di un sistema integrato, definito dal decreto 65/2o17. L’amministrazione sta poi ragionando sul destino delle strutture che attualmente ospitano la scuola dell’infanzia e il nido, per cui va trovata una nuova funzione.
I poli unici scolastici
La scelta di nuovi poli educativi è stata adottato come linea di investimento Pnrr in altre realtà, ad esempio a Gallarate sono previsti due diversi interventi (ad Arnate-Madonna in Campagna e Cascinetta-Cajello) che riuniranno in un’unica sede scuole dell’infanzia, primarie e medie, anche di più quartieri. Si tratta di una scelta che alcune amministrazioni stanno facendo anche in previsione dell’impatto del calo demografico, particolarmente sensibile nell’ultimo lustro.
In altre località la prospettiva di polo 0-6 invece deriva appunto dal Decreto del 2017 e dalle linee guida ministeriali per l’aggregazione dei servizi per l’infanzia (un altro polo è ipotizzato ad esempio a Cassano Magnago).
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