Generazioni di bambini sono passati per quei banchi, ora la scuola Dante pensa al futuro
Il 2 dicembre ci sarà l'open day della scuola Primaria Dante di Cassano Magnago, un istituto orientato verso una società inclusiva, moderna, ma capace di apprendere dal passato
Da un lato della parete la freschezza del vocio dei bambini che mangiano in mensa, con i bocconi interrotti dalle risate e dalle chiacchiere; dall’altro lato il riposo regale dei faldoni e documenti antichi del vecchio archivio. Un’immagine autentica, che è anche metafora per parlare della scuola primaria Dante di Cassano Magnago. Un istituto che poggia su due grandi pilastri: la consapevolezza della storia passata e lo sguardo deciso verso il futuro, della comunità in primis, ma anche dell’intera società.
Siamo in via San Giulio , in pieno centro a Cassano Magnago: è l’orario di uscita delle classi e un vocio allegro si diffonde nelle strade limitrofe al plesso scolastico. Un fermo immagine di questa fine 2023, ma che avrebbe potuto essere uno scatto di oltre cinquanta anni fa: passano le generazioni, ma la scuola Dante resta un punto fermo per le famiglie per la scelta dell’istruzione dei loro figli.
All’interno, alcuni insegnanti si fermano a parlare; intorno, alcuni lavori che le classi hanno realizzato. I più recenti, quelli per la Giornata contro la violenza sulle donne, nelle settimane precedenti era stata la Festa degli Alberi a scatenare la fantasia degli studenti.
«Cerchiamo sempre di promuovere attività di approfondimento su diversi temi, capaci di catturare e coinvolgere l’attenzione dei bambini. Non smettiamo mai di rinnovarci, continuando a investire su nuove idee e nuovi stimoli» racconta Raffaella Ferrari, dirigente scolastico della scuola.
Un archivio storico da scoprire
Il prossimo anno ci sarà sicuramente spazio per un focus sull’archivio storico presente proprio al piano seminterrato dell’edificio, accanto alla mensa. Una settimana fa gli insegnanti hanno messo mano ai documenti presenti nei vecchi scaffali di legno: l’idea è quella di comprendere meglio cosa sia presente, con il fine di mostrare ai giovanissimi allievi un modus operandi antico, quando la digitalizzazione non era forse nemmeno un sogno.
L’archivio storico nel seminterrato della scuolaIn questo lavoro di analisi, è presente anche l’Amministrazione comunale. «Eravamo certamente a conoscenza della presenza dell’archivio – evidenzia l’assessore all’Istruzione Alessandro Passuello – ma adesso lo stiamo prendendo in mano con rinnovato interesse. Preservare la nostra storia è un elemento importante per noi, tra l’altro sono presenti testi di rilievo, risalenti all’inizio degli anni Cinquanta: documenti contenenti informazioni sugli esuli giuliani e l’alluvione nei Paesi Bassi, per fare qualche esempio, oltre alle vecchie pagelle delle generazioni di cittadini di Cassano passati per questa scuola». A sorridere compiaciuta dinanzi a quei vecchi registri c’è anche Enrica Banfi, storica insegnante del plesso.
La didattica al centro
Attualmente alla scuola Dante risultano iscritti 144 studenti, suddivisi fra sette classi: una prima, una seconda, due terze, una quarta e due quinte. I numeri sono il chiaro riflesso di un calo demografico che interessa il comune, l’intera provincia e non solo: dati allarmanti che caratterizzano l’Italia intera che, seppur con alcune differenze lungo lo Stivale, racconta di una società in cui il numero di figli è in forte diminuzione.
Fra gli iscritti è presente una percentuale di studenti stranieri, iscritti anche negli altri istituti di Cassano. «I ragazzi stranieri rappresentano una componente della nostra scuola, ma rispetto a ondate migratorie passate (ad esempio nei primi anni Novanta, ndr) non sono la maggioranza dei nostri allievi» chiarisce la dottoressa Doriana Mantegazza, responsabilità delle attività culturali del Comune. «Certamente la collocazione della scuola favorisce l’iscrizione dei bambini che risiedono qui intorno, ma numerose famiglie di stranieri si sono stabilite lontane dal centro storico con gli anni» aggiunge Passuello. «L’osservazione dell’immigrazione a Cassano Magnago racconta di una buona integrazione, con nuclei famigliari residenti in modo stabile da anni e ben inseriti nella nostra comunità».
Quel mormorio che gira per il paese e addita la Dante come scuola di stranieri non è fondato. Chi ci lavora, chi ogni giorno entra dall’ingresso principale, racconta certamente di allievi di diverse provenienze, ma con una presenza non differente a quella delle altre scuole del paese. Inoltre – ed è questo l’elemento che regala ai volti di educatori, personale scolastico e genitori un sorriso compiaciuto – oltre al merito dell’inclusività, didattica e attività extra scolastiche corrono a pieno ritmo, non rallentate, né ostacolate, grazie all’impegno di tutti e alla presenza della mediazione linguistica, che non manca qua, come negli altri istituti.
«L’offerta formativa delle scuole Dante, Parini, Rodari e Fermi è la medesima» evidenzia l’assessore. E di programmi scolastici di cui si parlerà nel dettaglio il prossimo 2 dicembre, in occasione dell’Open Day.
La coordinatrice della scuola, Silvana Geraci, annuisce, con lo sguardo compiaciuto mentre ripensa a un ricordo recente. «Abbiamo organizzato la castagnata per i nostri studenti e c’è stato un grande coinvolgimento delle famiglie, italiane e straniere, senza distinzione: chi preparava le castagne, chi le distribuiva, chi sistemava. Ciascuno faceva la sua parte con il solo obiettivo comune quello di regalare momenti ricchi di armonia ai ragazzi, che si sono divertiti. Con un tale spirito di squadra è facile per noi dar vita a momenti di convivialità e feste».
Attenzione a ciascun bambino
Non solo feste e ritrovi, però, perché il programma scolastico non viene dimenticato. È Maddalena Morrocchi, mamma di due bimbe iscritte alla Dante, a raccontarlo: «Le mie bambine sono iscritte al secondo e al quinto anno e devo dire che non posso che essere felice dell’atmosfera che si respira fra le famiglie e gli insegnanti, allineati per offrire ai ragazzi socialità e stimoli educativi. Ho notato vi sia profonda sensibilità da parte dei docenti nei confronti dei bambini, con il rispetto della loro unicità. Ma oltre a questo, sono anche la didattica e la programmazione a rendermi soddisfatta della scelta fatta, iscrivendo le mie figlie a questa scuola».
La vecchia aula storica lasciata intatta come esposizione per gli studentiAule ben attrezzate e luminose accolgono gli studenti, che transitano anche nel laboratorio di informatica. Attenzione dunque a offrire il meglio, con lo sguardo verso la crescita di queste generazioni, alle quali si presenta il mondo attuale, senza dimenticare quello da cui siamo partiti. Ad attirare la curiosità dei bambini, infatti, c’è il bagaglio di insegnamenti del passato, di cui è intriso questo luogo: l’archivio, ma anche una vecchia aula, conservata volontariamente dalla dirigenza scolastica com’era negli anni Quaranta-Cinquanta. Fra programmi scolastici all’avanguardia, laboratori e approfondimenti, non si scorda dunque di imparare dal passato: si studia la storia narrata sui libri, ma anche quella che è passata per le classi della scuola Dante.
Una scuola dove, per crescere, ci si può macchiare le mani con l’inchiostro dei sogni, certi che i tanti colori presenti saranno capaci di rendere il disegno ancora più ricco.
L’open day alla scuola Dante si terrà sabato 2 dicembre, dalle 15 alle 18.
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